Ultimi sondaggi politici: Conte e M5S al 25% al Sud. Il Pd deluchiano sotto accusa e in calo

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Il clima si fa incandescente in questa campagna elettorale estiva. Federico Conte, deputato di Leu, ha spiegato in un’intervista al Fatto Quotidiano il perché della sua rinuncia alla candidatura nelle liste Pd nel collegio Avellino-Salerno.

“Non potevo accettare, dopo le battaglie condotte con Articolo Uno, di far parte di una lista che in Campania è espressione di un patteggiamento che ha dato il via libera alla candidatura di personalità nazionali in Campania 1 (Napoli e provincia) e ha riconosciuto al sistema De Luca il diritto di nomina e di veto per quelle di Campania 2 (Avelino, Benevento, Caserta e Salerno). In particolare, è significativo il fatto che al Senato i capilista siano entrambi del nord. I danni che il “deluchismo” ha procurato e sta procurando non rilevano solo in termini elettorali, che pure sono significativi, ma soprattutto per gli effetti sull’opinione pubblica e sull’immagine del partito che si proietta sul Paese da tempo. Un sistema di potere che nega la dialettica democratica, offende le coscienze libere e incide anche sulle nuove generazioni, impedendo che si formi una nuova classe dirigente”. Parole forti che si insinuano nella polemica che vede al centro la segreteria provinciale del Pd avellinese additata come una “succursale” deluchiana che si limita ad appoggiare le decisioni del Governatore a danno degli interessi irpini.

Le parole di Federico Conte arrivano dopo l’editoriale sul Quotidiano del Sud dello storico dirigente di sinistra, Luigi Anzalone, il quale ha manifestato apprezzamenti per l’intervento del leader M5S Giuseppe Conte ad Avellino, attorniato da gente comune, persone che fanno sacrifici e che lavorano: un popolo che il Pd avrebbe completamente dimenticato.

E gli attuali sondaggi sostengono queste tesi: il M5S sarebbe primo partito al Sud con il 25% dei consensi. Il Pd pagherebbe la scelta di seguire l’agenda Draghi, da cui lo stesso presidente del Consiglio sembra aver preso le distanze, in un momento di difficoltà economica a cui il Governo starebbe dando risposte insufficienti.