La Uiltec abbandona l’incontro con Acs: “Non si avallano riorganizzazioni ignote”

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Di seguito il Comunicato della Uiltec in merito all’incontro in Acs:

“In Alto Calore Servizi continuano gli incontri farsa.

Avevamo segnalato, apertamente e senza fronzoli, come la riorganizzazione presentata genericamente alle OO.SS. fosse, per recondita strategia, occultata intenzionalmente nei suoi risvolti fondamentali.

Orbene, anche nella riunione di ieri, il presidente De Stefano ha tenuto una posizione autoritaria e segregata.

Oramai blindato come “uomo solo al comando” traccia gli indefiniti contorni della riorganizzazione, giorno per giorno, con “suoi” sparpagliati ordini di servizio.

Il tutto fondato su una grossa bugia: l’aver presentato in anticipo un’inutile corposa documentazione, molto prolissa, ridondante, ma talmente ripetitiva di generiche notizie che diventa scandalosa per il solo spreco di carta e di risorse.

Pur tuttavia, detta illustrazione non affronta, mai e per niente, la definizione degli organici delle varie strutture ipotizzate, i profili professionali ivi allocati e, soprattutto, i criteri di confluenza delle professionalità esistenti.

Apprendiamo, solo a cose fatte, dell’attribuzione di incarichi e responsabilità  nei vari Servizi e Settori aziendali di primaria importanza. Incarichi affidati a lavoratori sotto inquadrati (di livello inferiore al ruolo da ricoprire) con promesse  di carriere  anziché ricollocare lavoratori già inquadrati nei medesimi  livelli da ricoprire. Contestualmente, poi, si attuano trasferimenti punitivi e strumentali a danno di lavoratori, ignari e incolpevoli, per creare i necessari vuoti da gestire.

La riprova di un tale occultamento è evidente quando espone, per un dato servizio, che delle attuali 10 risorse allocate, solo 7 sono reimpiegabili mentre 3 restano in esubero e non completa la necessaria informazione  di  quali sono le figure professionali effettivamente in esubero e quali sono i livelli previsti e riconfermati nella nuova struttura. E’ palese una presentazione indefinita per averne completa mano libera nell’attuazione pratica.

Stesso metodo, ignoto e occulto, è applicato anche per creare illusioni e false aspettative a giovani disoccupati: vedi l’avvio in ACS del progetto “garanzia giovani”. Senza alcuna informativa si è innescato il solito clientelismo politico, dannoso per ACS,  che scambia un contratto di formazione  in false aspettative.

Il tutto, secondo quanto dichiarato, ieri, dal Presidente all’incontro, avviato imprudentemente e senza che lo stesso ne fosse stato informato. Tralasciamo.

Sempre, ieri, avevamo chiesto, di fermare gli ordini di servizio “spot” ed  aprire una discussione seria. Di conoscere in anticipo il definitivo disegno della riorganizzazione che, per noi, rimane ignoto e depositato solo nella mente del presidente De Stefano.

Di fronte all’ennesimo diniego del Presidente che, di fatto, imbriglia il sindacato in una condivisione latente, la delegazione UILTEC ha abbandonato il tavolo della discussione.

Non possiamo ritrovarci conniventi  di una riorganizzazione completamente sconosciuta che si delinea, con mano libera, dal Presidente giorno per giorno.

Non firmiamo cambiali in bianco, né tantomeno ci piace discutere con pistole puntate.

Non abbiamo mai intravisto né metodo, né merito che rispondesse veramente ad una riorganizzazione aziendale,  alle esigenze per il  prossimo affidamento del servizio, al contraccolpo dell’adeguamento delle tariffe, agli investimenti sulle reti, al vero efficientamento del servizio tecnico oramai, palesemente, in ginocchio.

Abbiamo intravisto, invece, il solito vecchio metodo di fare politica, di fare politica con l’ ACS  accumulando solo, ritardi, vizi e  altri oneri economici per distribuire nuove carriere.

Ancora una volta, siamo di fronte a soluzioni arrangiate, nocive, che rispondono, soltanto a esigenze e desiderate completamente estranee al servizio idrico.

Siamo apertamente contrari ad una gestione senza fondamentali, completamente distratta riguardo il servizio idrico integrato.

I soci sindaci e la politica, quella sensibile e sana, intervenga, decisamente e subito, in questo ennesimo gravoso disastro che pagherà, ancora una volta,  tutta la collettività”.

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