L’operaio irpino 46enne Antonio Spera è stato nominato il nuovo responsabile dell’Ugl Metalmeccanici. L’investitura nel corso di una segreteria confederale che ha preceduto i lavori del Consiglio Nazionale dell’Ugl celebrato a Trieste in occasione del 65esimo anniversario della fondazione Cisnal-Ugl.
Antonio Spera succede a Claudio Durigon: “In questi due mesi di riorganizzazione – ha spiegato Durigon – ho avuto modo di conoscere un team di persone profondamente motivate, attive, sempre al fianco dei lavoratori e disposte a dar voce ai loro bisogni”.
“Tra queste – ha aggiunto – abbiamo scelto di nominare Spera, già responsabile nazionale Ugl Metalmeccanici settore Auto, perché ha una grande esperienza in Fca, e ha seguito in prima persona e con coraggio gli accordi e i contratti ai quali l’Ugl ha dato un importante e decisivo contributo, sostenendo anche il non facile impatto che hanno avuto alcune battaglie sindacali”.
Per il neo responsabile dell’Ugl Metalmeccanici “… il 2015 e il 2016 saranno due anni fondamentali per il rilancio dell’industria italiana, in attesa da tempo di una rinascita tanto sbandierata quanto ancora poco effettuata. Numerosi sono stati i risultati raggiunti dal sindacato in questi anni ma tanti ancora sono, purtroppo, i lavoratori che vedono incertezza nel loro futuro. Il mio impegno è quello di guidare la federazione per contribuire a far uscire i lavoratori metalmeccanici e il lavoro dall’incertezza”.
Secondo Spera “… i buoni risultati raggiunti con Fca non ci consentono di riposare sugli allori, perché tutti gli stabilimenti del Gruppo devono tornare a lavorare a pieno regime”. Inoltre “ancora troppo numerose le incognite su tante acciaierie: il destino di Piombino, del Polo di Trieste, dell’Ilva e della Thyssen tormentano i lavoratori e quindi richiedono un maggiore impegno sindacale. Senza dimenticare il settore degli elettrodomestici, dove c’è grande incertezza per la presentazione del piano industriale in seguito alla fusione tra Whirpool e Indesit, e le molte aziende storiche italiane che finiscono in mani straniere”.
“Il nostro impegno – conclude Spera – è focalizzato anche su Finmeccanica, combatteremo contro eventuali tagli, perché siamo convinti che sia un fiore all’occhiello della tecnologia italiana e quindi ha bisogno di un rilancio, visto che il Paese necessita di un rinnovo del parco mezzi e dell’adeguamento dei trasporti pubblici e ci sarà bisogno dei lavoratori”.