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Ufficio Scolastico Provinciale, la denuncia di Caramelli

Avellino – Salvaguardia e salute dei dipendenti dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino: arriva dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Giorgio Caramelli, la denuncia. Il direttore Rls chiede chiarezza ed invoca azioni di intervento su alcune “inadempienze” che sarebbero a suo dire “perpetrate nei riguardi dei dipendenti”. Nella missiva di sollecito Caramelli informa molteplici destinatari (il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, il presidente di Cittadinanza attiva, Carlo Caramelli, i Nas di Salerno, il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino, Alberta De Simone, il responsabile dell’Ufficio Tecnico provinciale, il Prefetto di Avellino, l’Unità operativa di Salute pubblica, l’unità di Prevenzione e Sicurezza del Lavoro dell’Asl Av2, il dirigente del Csa Ercole Ammaturo, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ancora, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, i direttori di emittenti e stampa locale, il personale dell’Ufficio Scolastico provinciale e infine l’Albo). Ai quali chiede, ciascuno per le proprie competenze, di intervenire perché ci sia “rispondenza alla normativa vigente” su un lungo elenco di problematiche. In sintesi, questi i principali settori-bersaglio del documento: “(…) Presenza di barriere architettoniche, luoghi pericolosi non segnalati, assenza di bagni attrezzati per disabili, scarsa manutenzione dei condizionatori e messa a norma degli impianti elettrici, dubbi sull’esistenza di certificati di agibilità statica, igienico-sanitaria e di prevenzione anti-incendio. Mancanza di vigilanza diurna e notturna (…)”. Ancora, sempre nella missiva, si chiede di “verificare e controllare se vi siano additivi cancerogeni o sostanze velenose (animali morti all’interno e all’uscita dell’immobile)”. Ma la lista non si ferma qui. Nel mirino anche “illuminazione di sicurezza, cartellonistica di evacuazione, sistemi di video-sorveglianza, criticità della copertura dell’immobile, infiltrazioni d’acqua, corrente non funzionate a pieno regime”. Dopo il quadro della situazione, Caramelli avanza infine la richiesta: “Il sottoscritto chiede ai sensi della L. 241/90 e sue disposizioni attuative, di essere relazionato sull’iter e gli esiti degli accertamenti”. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza conclude il suo intervento con un ‘nota bene’, relativo a un caso di cronaca riportato di recente da un quotidiano nazionale, nel quale si parla di un medico il quale “causa inosservanza e negligenza, versa in gravi condizioni di salute per aver ingerito polveri sottili e contratto la malattia della legionella”.

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