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UE, Adinolfi: “Risposta europea a traffico esseri umani è insufficiente”

Isabella ADINOLFI in the EP in Strasbourg

“L’impegno europeo nella lotta alla tratta di essere umani è insufficiente. Non tutti gli Stati membri condividono gli stessi obiettivi e contrastano con efficacia questo fenomeno che dilaga soprattutto in questo periodo di difficoltà economica legata al Coronavirus. Il recente allarme dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’applicazione della legge (Europol) sui rischi di aumento dei casi di sfruttamento, anche sessuale, durante la pandemia non va sottovalutato”, così Isabella Adinolfi, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento durante il webinar dal titolo ‘Costruire percorsi di integrazione le le vittime del traffico di essere umani’ organizzato dall’associazione ‘Right way’ “La metà delle vittime della tratta proviene da Paesi del l’Unione europea. Inoltre, in alcuni Paesi la prostituzione è legalizzata: in Olanda, Germania e Belgio, anziché combattere questo problema sociale si preferisce chiudere un occhio al profitto che qualcuno ne ricava. Proprio in questi Paesi infatti i trafficanti trasferiscono la maggior parte delle loro vittime, sanno di essere impuniti. Noi rinnoviamo l’appello affinché tutti gli Stati membri dell’Unione europea firmino la Convenzione di Istanbul. Liberiamo migliaia di donne da questa schiavitù”, conclude Adinolfi.

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