Avellino – Il ‘centro’ si distacca dalla ‘questione morale’. Così l’Udeur non si lascia coinvolgere più di quanto non sia strettamente necessario dall’ondata che ancora una volta si sta abbattendo sul Comune di Avellino. Il Campanile, così come spiega il capogruppo consiliare Pino De Lorenzo, prende le distanze da una questione “… che coinvolge esclusivamente i Ds e la Margherita” pur non risparmiando un punto di vista che pone la ‘chiarezza’ quale elemento imprescindibile. “In provincia come in città tutto è sempre stato prerogativa di Ds e Margherita che, nonostante tutto, vogliono anche unirsi nel famoso partito unico”. Una situazione che, stando all’aria che si respira, sembra rappresentare, dal punto di vista degli ‘esterni’, quasi un ‘paradosso’. Ma, se così deve essere, “quanto meno ci sia chiarezza. Le parole al vento non servono più. Soprattutto adesso che i problemi reali sono altri”. E tralasciando le immancabili ‘bagarre’ cittadine il partito di Mastella si concentra sul Congresso il cui termine di scadenza è stabilito per il prossimo 31 gennaio. Presumibilmente dunque, la data fissata per l’appuntamento degli esponenti del Campanile dovrebbe aggirarsi intorno alla metà del mese. Termine fondamentale per ripristinare l’organigramma del partito su cui si discute da tempo in maniera serrata. Una cosa è certa: “Non ci sarà nulla di scontato – ha concluso De Lorenzo – Il nuovo Statuto prevede una ‘partecipazione’ aperta. Tutti avranno la possibilità di proporsi ed impegnarsi. Avellino, come è presumibile, esprimerà il proprio candidato. Stesso discorso per quanto riguarda il resto del territorio provinciale”. (di Manuela Di Pietro)
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