Udeur – Abbamonte: ‘Nuovo ordinamento sulle comunità montane’

0
123

Summonte – Il riordino delle Comunità Montane secondo la proposta di legge regionale avanzata dall’avvocato Andrea Abbamonte, Assessore Regionale alle Risorse umane, alla riforma dell’amministrazione regionale, ai rapporti con il sistema delle autonomie e dei piccoli comuni, alla sicurezza delle città, è stato il tema conduttore dell’incontro che si è tenuto a Summonte, presso il Centro di formazione professionale, alla presenza di numerosi rappresentanti delle varie comunità montane e che ha visto la partecipazione di Gaetano Musto, Segretario Provinciale Udeur, Franco Lo Conte, Assessore Provinciale, Giovanni Colucci, vice presidente della Provincia, oltre che dello stesso avvocato Abbamonte. Nel documento, che sarà posto all’attenzione del consiglio regionale, viene evidenziata la necessità di procedere all’aggiornamento della normativa regionale sull’ordinamento delle comunità montane. Una necessità dettata dall’esigenza di procedere a una scrematura delle varie fonti normative, che nel tempo si sono rivelate spesso conflittuali. Il professor Abbamonte, intervenendo all’incontro promosso dai Popolari Udeur, ha sottolineato anche l’importanza di un riallineamento ai principi costituzionali e alla normativa regionale introdotti dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Abbamonte ha anche indicato le possibili strategie per il raggiungimento degli obiettivi fissati: “La riforma deve passare necessariamente attraverso l’esclusione delle comunità montane dei comuni classificati non montani, secondo i criteri attualmente vigenti, riconducendo la composizione ai comuni classificati esclusivamente montani e a quelli classificati parzialmente montani”. Sulla medesima posizione l’onorevole Pasquale Giuditta, che ha concluso l’incontro del pomeriggio: “La filosofia delle Comunità montane si è però tradotta negli anni in una crescita disordinata e spesso inefficiente. Dello scopo originario è rimasto ben poco. La proposta di legge regionale avanzata dal nostro assessore Abbamonte, propone una revisione radicale della classificazione dei comuni montani, che porterà inevitabilmente alla riduzione dei territori, a tutto vantaggio della chiarezza e della trasparenza della macchina amministrativa. In questo quadro gli enti parco andranno a ricoprire un ruolo primario, assorbendo tutte le azioni e funzioni di altri enti locali, in ragione di uno sviluppo dettato non più dalle effimere volontà politiche, ma dalle aree protette. La riorganizzazione presuppone azioni dettate dalla logica. Gli Enti Parco, laddove esistano comunità montane, meglio si candidano alla tutela del territorio e di tutte le attività in esso comprese. Così facendo raggiungeremmo anche un obiettivo e mostreremo sensibilità verso un problema che è di grande rilevanza presso l’opinione pubblica: la riduzione dei costi della politica, intesa non come l’ennesima trovata populistica, ma come un nuovo modo di intendere l’azione amministrativa, riducendo le spese in ragione di una riorganizzazione all’insegna dell’efficienza.”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here