Udc, Giuseppe Del Giudice è il nuovo segretario provinciale di Avellino

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L’Assemblea Provinciale dell’Udc di Avellino ha eletto per acclamazione Giuseppe Del Giudice segretario provinciale.

L’assemblea si è svolta questa mattina ad Avellino presso il Viva Hotel ed è stata presieduta da Maurizio Petracca, consigliere regionale e segretario provinciale uscente.

Ha preso parte ai lavori l’onorevole Giuseppe De Mita, neo eletto segretario regionale dell’Udc della Campania. Ha presenziato il presidente Ciriaco De Mita.

Giuseppe Del Giudice, 43 anni, impegnato in politica da venti anni. E’ stato consigliere provinciale e sindaco di Nusco. E’ un avvocato.

Così il deputato regionale Maurizio Petracca: “Nel 2009 abbiamo raggiunto un risultato eccellente ad Avellino risultando come prima forza politica nel capoluogo. Abbiamo affrontato il passaggio delle Regionali del 2010. In molti ci hanno lasciato per convenienza. In molti ci hanno più volte dato per politicamente morti. Ma noi siamo vivi e vegeti. E oggi lascio la guida di un partito forte, al massimo della sua capacità di rappresentanza sul territorio. E’ stata un’esperienza molto forte. E’ giusto che oggi questo ruolo venga svolto da un gruppo dirigente che, sempre con il sostegno di chi riveste ruoli istituzionali, continui questo percorso per il partito e al servizio del partito. In questi anni ho diretto un’orchestra. Come è normale c’è stata qualche stonatura ma l’importante è che questa sinfonia sia arrivata al cuore della gente”.

Gli fa eco l’on. Giuseppe De Mita: “Il tema dei nostri congressi, “Un altro passo ancora”, tiene dentro da un lato la nostra storia e dall’altro lato evoca la prospettiva. Queste due cose le dobbiamo tenere insieme e il congresso di stamane è l’occasione per dare emersione a tutto questo.
Abbiamo la storia dalla nostra parte. E il bilancio è in positivo. Dopo le regionali del 2010 abbiamo preso una china che non siamo riusciti a fermare. Ci siamo concentrati sull’aspetto amministrativo e non siamo cresciuti. Il rischio è anche oggi si riproponga lo stesso scenario. Va perciò recuperata la dimensione collegiale del partito. E va fatto attraverso parole e comportamenti ispirati a verità ed autenticità. Va calata la maschera dell’ipocrisia, anche al nostro interno. Allora il punto è dire a noi stessi e dire al partito che si sta nel partito, che i rapporti umani sono una nostra cifra distintiva, ma che questa cosa si deve necessariamente combinare con il partito attraverso fatti che abbiano una dimensione politica.
Il bilancio è quindi all’attivo, ma abbiamo una dinamica ricorrente e che già ci ha portato a sbattere e che oggi dobbiamo evitare. A Giuseppe Del Giudice che oggi si fa carico di questa responsabilità il compito di essere come un portavoce, generando una modalità di articolazione del partito che risponda a questa esigenza di autenticità. Perché il modo in cui siamo sarà anche il modo in cui saremo percepiti all’esterno. La capacità di essere una comunità partito si misurerà proprio su questo”.