Udc – G.De Mita: “Seguiremo strada delle relazioni programmatiche”

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Scampitella – L’Unione di Centro di nuovo in Baronia per continuare il radicamento del partito in uno dei territori cerniera politica e sociale della provincia di Avellino. L’assessore provinciale al lavoro, Giuseppe Antonio Solimine, il vice presidente della Provincia ed assessore alle attività produttive, Giuseppe De Mita, il capogruppo provinciale dell’Udc, Carmine Casarella ed il consigliere comunale di Avellino, dirigente del partito, Enza Ambrosone hanno fatto tappa a Scampitella per spiegare la posizione politica assunta dal partito ed aprire anche nei comuni la campagna di tesseramento.
Solimine ha annunciato la nascita del fondo di settecentomila euro per il sostegno alle famiglie, evidenziando che i criteri di erogazione delle somme saranno indicati dal tavolo anticrisi, ed ha aggiunto che l’attenzione della Provincia sarà concentrata sulle aree industriali di Lacedonia, Bisaccia e Vallata, interessate complessivamente anche dallo sviluppo del polo aeronautico. Ha sottolineato che presto ben 40 donne potrebbero trovare occupazione in un’azienda tutta al femminile, che inaugurerebbe, così, una iniziativa senza precedenti.
Ambrosone ha chiesto che la politica torni ad essere confronto civile e responsabile contro la cattiva abitudine che porta l’opinione pubblica ad accettare un livello di indecenza che in altri momenti avrebbe giustificato le barricate. Giuseppe De Mita, sollecitato da Rocco Toto, che ha introdotto l’incontro, ha ribadito che l’Udc non farà alleanze generali con il Pd o il Pdl, ma seguirà la strada delle relazioni programmatiche. “Oggi la difesa del territorio è difesa del proprio marciapiedi – ha affermato – assistiamo ad una politica che è quasi come un circo: si gira nei paesi in campagna elettorale solo per chiedere il voto. Il punto vero è parlare ai ceti sociali dinamici che chiedono opportunità”.
E’ intervenuto anche Carmine Casarella, che ha espresso rammarico per quanto accaduto alla Comunità Montana dell’Ufita, dove un’alleanza “strana” ha consentito di chiudere un accordo non di centrodestra, che pure c’erano le condizioni per realizzare. Affrontato anche un ragionamento sulla emigrazione, che sta assumendo dimensioni sempre più vaste e rischia di minare il futuro dei paesi.

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