“Ciò che ci appare paradossale, rispetto alla vicenda dell’Ato Rifiuti, è che fino a qualche tempo fa, evidentemente solo a parole, tutti si dicevano favorevoli al percorso delle intese istituzionali, in particolare negli enti non elettivi, in quelli cioè di natura strategica per i nostri territori. Quando finalmente le principali forze politiche presenti sullo scenario provinciale riescono a trovare un accordo, con l’obiettivo di organizzare al meglio un servizio importante, come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ci si scandalizza a tal punto da etichettare l’intesa come un patto di potere al solo scopo di spartirsi poltrone. E’ il solito atteggiamento dei moralisti di turno che, piuttosto che aiutare nella proposta, preferiscono la strada dell’attacco rabbioso. Siamo consapevoli che a dissentire sia uno sparuto gruppo mosso più da ambizioni personali che dall’esigenza di salvaguardare l’interesse generale. Con questo accordo i singoli non potranno più esercitare quel potere di ricatto che, negli anni scorsi, ha reso precarie le gestioni di numerosi enti. Si riafferma così il primato della politica tale da garantire nuova operatività negli enti, senza sottoporli ad inutili e dannosi scossoni elettorali o, peggio, senza renderli ostaggio delle paturnie del caporale di giornata. E’ per questo che come Unione di Centro proseguiremo lungo la strada finora intrapresa”. E’ quanto si legge in una nota del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro in riferimento alla riunione della Conferenza d’Ambito dell’Ato Rifiuti di questa mattina. “Da due anni – si legge ancora – stiamo provando ad affermare la logica della collaborazione negli enti di servizio e questa volta siamo riusciti a dare concretezza a questa posizione, avendo raccolto la disponibilità delle altre forze politiche a mettere da parte la logica dello scontro muscolare con l’obiettivo di favorire il dialogo. E’ quello che stiamo facendo per l’Ato Rifiuti. Come Unione di Centro abbiamo fornito una ipotesi di modello gestionale, lo consideriamo un punto di partenza su cui avviare il confronto”. “E’ con questo spirito – si conclude così la nota – che abbiamo voluto approcciare alla vicenda della riorganizzazione del sistema dei rifiuti in provincia di Avellino. Siamo convinti che stiamo scrivendo una pagina importante, politica ed istituzionale, dell’Irpinia. Non è certo con i finti moralismi che si lavora nell’interesse delle nostre comunità».
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