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Ucciso a martellate, l’imputato “agitato” non arriva in aula: perizia psichiatrica bis?

MONTEFORTE- Sarà una relazione della Direzione Sanitaria del Carcere di Bellizzi Irpino a determinare una eventuale perizia psichiatrica bis su Omo Robert, a processo davanti alla Corte di Assise di Avellino per l’omicidio a colpi di martello del commerciante cinese Gao Yuancheng oltre al tentato omicidio di un cliente, il quarantenne Tsankov Krasimir Petrov, avvenuto nel luglio scorso a Monteforte Irpino.

A determinare questa decisione, il secondo episodio di mancato trasferimento dell’imputato in aula, quello avvenuto stamattina, quando il sovrintendente del Nucleo Traduzioni Operativo del Carcere di Bellizzi ha comunicato al presidente Gian Piero Scarlato che era stata disposta la traduzione dell’imputato, però era stato nuovamente tradotto presso la casa Circondariale perché agitato. La circostanza di una concreta problematica a trattenerlo nelle camere di sicurezza del Tribunale ne ha determinato la traduzione di nuovo in carcere.

Così la Corte ha preso atto che già alla scorsa udienza non era stata disposta la traduzione dello stesso sostanzialmente per gli stessi motivi. Ed è proprio relativamente a questa precedente circostanza che il difensore dell’imputato, il penalista Nicola D’Archi (oggi in aula era sostituito dall’avvocato Stefania Macchia) sollecitava un nuovo intervento peritale nel senso di disporre ulteriore perizia per accertare la capacità dell’ imputato di partecipare alla udienza.

Così il Tribunale ha deciso di riservarsi sulla richiesta dopo aver ascoltato tutte le parti, sia la Procura che le parti civili costituite. Sulla richiesta e sulla necessità di una valutazione non si è opposto il pm Vincenzo Toscano, il magistrato che ha condotto le indagini e segue l’istruttoria: “Ci sono una serie di fatti-ha spiegato il pm in aula- che impongono una nuova valutazione. In questo momento è certo che una nuova relazione prodotta dal carcere possa mettere tutti noi nelle condizioni di valutare i termini e anche la capacità di partecipazione”.

La posizione è quella di attendere dunque una valutazione del carcere anche di una possibile perizia bis su Omo Robert. Una posizione di attesa anche se fondamentalmente scettica su conclusioni diverse da quelle già rassegnate dal perito del Tribunale e’ stata espressa dal difensore di parte civile Costantino Sabatino, che rappresenta i familiari del commerciante cinese, che ha ricordato e rimarcato:

“ritengo che gli avvenimenti successivi a quelli non siamo sostanzialmente differenti dalle condotte poste in essere dell’imputato come rappresentato dal dottore Ruggiero”. Stessa linea confermata dal difensore di parte civile del cittadino bulgaro ferito, l’avvocato Ivo Ferrara. L’avvocato Stefania Macchia, oggi difensore di Omo Robert, ha ribadito le ragioni di una nuova valutazione peritale. Alla fine il presidente Scarlato ha deciso di rinviare al 28 febbraio la prossima udienza, disponendo però “acquisirsi presso la Casa Circondariale una relazione della Direzione Sanitaria relativa alle condizioni di salute, alla terapia praticata e ad ogni altro elemento utile ai fini della valutazione”.

Riservandosi di provvedere nella prossima udienza, alla nomina eventuale di un nuovo perito.

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