Irpinianews.it

Tutti con Foti, dameliani e Poppa votano sì: si riparte da una nuova Giunta

Pasquale Manganiello – Dopo il 15 a 15 dello scorso Consiglio comunale e l’intervento prefettizio, la “maggioranza” amministrativa si è “ritrovata” stasera ed è riuscita a far passare gli equilibri di bilancio.

Diciotto voti favorevoli e tredici contrari con i dameliani Melillo e Medugno (assente Cucciniello) che vanno in soccorso al sindaco mentre Nicola Poppa si rimangia il voto contrario di 20 giorni fa e dà il suo giudizio favorevole agli equilibri di bilancio.

Paolo Foti si dice “provato da tante offese” piovutegli addosso in Consiglio comunale ma oltrepassa lo scoglio degli assestamenti e si avvia a nominare l’ennesima Giunta che, probabilmente, non terrà conto della proposta dei 100 giorni avanzata da Dino Preziosi. Il Pd, in modo assai rocambolesco, si ricompatta intorno al primo cittadino e si appresta a vivere la fase della spartizione dei nuovi assessori. Se, come sembra, la fascia tricolore porrà il veto su almeno quattro componenti della ex Giunta che dovrebbero mantenere il proprio posto nell’esecutivo, ballano il ruolo di vicesindaco, la presidenza di due Commissioni ed un paio di assessorati “pesanti”.

Il sì di Nicola Poppa equivale alla conservazione del posto in Giunta per Scelta Civica (“non abbiamo chiesto nulla”, ha dichiarato a caldo il consigliere) mentre la giravolta dei dameliani  troverà sicuramente riscontri nei prossimi giorni. Poppa aveva addirittura votato contro gli equilibri mentre i due dameliani (Cucciniello assente e probabilmente in polemica con la decisione di appoggiare il sindaco) erano firmatari di una mozione di sfiducia che condannava senza se e senza ma l’operato dell’Amministrazione e del primo cittadino.

Silenzio tombale tra i banchi della maggioranza con Enza Ambrosone e Carmine Montanile che, dopo la lettera a Renzi di poche settimane fa in cui chiedevano di far cessare l’agonia amministrativa, hanno confermato il voto favorevole agli equilibri.

Sul fronte opposizione Dino Preziosi e Mimmo Palumbo hanno rivendicato la proposta dei 100 giorni come unico mezzo possibile per intercettare e non perdere il treno dei fondi europei 2014-2020. “Non mi interessa di cosa pensano o fanno i sottogruppi del Pd – ha dichiarato Preziosi – il mio unico pensiero è il bene di Avellino.”

Sta di fatto che se Foti è ancora lì, ben piantato al suo posto, lo deve a Dino Preziosi e a Mimmo Palumbo. E’ cronaca, nient’altro.

Durissimi gli attacchi di Giancarlo Giordano che ha annunciato un’opposizione ferrea sui temi caldi come la piscina comunale, lo stadio Roca, i lavori pubblici ed i dati legati al patrimonio, Teatro e Acs:

“La condizione di Acs è pesantissima – ha detto a Foti il parlamentare – con una mancanza di controllo da parte del sindaco. La situazione debitoria investe lei come primo responsabile in quanto ha ampliato i servizi senza pagarli; un’omissione di controllo che sta in capo a lei. Non si è trovata una carta. Voi consiglieri che fate dormite? Sindaco lei che fa? Dorme?”

Paolo Foti ha solo incassato replicando raramente: ora vede la fine della consiliatura e punta dritto al 2018.

Cinque anni da sindaco in questo modo, quanti anni di salute persi?

 

Exit mobile version