La Campania si conferma agli occhi dell’Italia e del mondo terra di grandi tesori culturali. In un momento d’oro per i musei italiani in generale, un posto di rilievo lo occupa una regione già diffusamente apprezzata, nella sua totalità, per l’illustre cultura enogastronomica e per gli incantevoli paesaggi.
Quarantatré milioni di visitatori nei musei italiani nel 2015, un record assoluto per quello che il ministro Franceschini ha definito “l’anno d’oro dei musei italiani”.
Fa piacere scoprire che, nell’analisi a livello regionale e secondo i dati diffusi dal Mibact, la regione Campania è al secondo posto in Italia (7.052.624 visitatori e 35.415.022 di euro), anticipata in classifica solo dal Lazio (in testa con 19.750.157 ingressi e 62.838.837 di euro di introiti), distanziando Toscana (6.738.862 visitatori e 29.890.419 di euro), Piemonte (1.903.255 visitatori e 10.829.653 di euro), Lombardia (1.552.121 visitatori e 5.656.677 di euro) e Friuli Venezia Giulia (1.194.545 visitatori e 1.151.233 di euro).
Con un tasso di crescita totale per la regione di +7% di visitatori e +13% di introiti.
In base al report sui musei della Campania redatto dal Ministero per i Beni culturali, nella top ten dei siti culturali italiani più visitati del 2015 ne sono presenti ben due campani: gli Scavi di Pompei (2.934.010 visitatori, +12% pari a +312.207 ingressi) collocati al secondo posto dopo il Colosseo, e la Reggia di Caserta (497.158 visitatori, +16% pari a +69.019 ingressi) in decima posizione dopo Uffizi, Gallerie dell’Accademia di Firenze, Castel S. Angelo, Circuito Museale Boboli e Argenti, Museo Egizio di Torino, Venaria Reale e Galleria Borghese.
Nella classifica dei trenta luoghi turistici più visitati d’Italia per la Campania compaiono anche il Museo Archeologico Nazionale al quattordicesimo posto, gli Scavi di Ercolano al sedicesimo, gli Scavi di Paestum al ventesimo e la Grotta Azzurra di Anacapri al venticinquesimo.