Avellino – 8.500 presenze. 55 tra incontri e conferenze. 380 relatori. 220 giornalisti. 180 espositori, di cui 13 paesi esteri. Sono i numeri dell’edizione 2005 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, la vetrina di promozione dei siti archeologici, che quest’anno vedrà protagonista anche l’Irpinia ‘antica’. La quattro giorni, ormai ai blocchi di partenza (si parte il 16 novembre), ospiterà per la prima volta i poli archeologici della provincia: Atripalda, Avella, Conza della Campania e Mirabella Eclano. Ieri la presentazione a Palazzo Caracciolo, soggetto promotore insieme a Unpli, Ept, Camera di Commercio e Unione degli Industriali (Settore Alberghiero). A fare gli onori di casa l’assessore al ramo dell’Ente Provincia Eugenio Salvatore. “La Borsa Mediterranea di Paestum – spiega l’esponente della Giunta De Simone – ci permette di avviare una proficua collaborazione, destinata col tempo a trasformarsi in accordo di programma”. L’obiettivo: mettere in rete i siti archeologici irpini, superando “…la cronica debolezza della gestione e valorizzazione della risorsa cultura”. Creando integrazione, favorendo la commercializzazione di prodotti turistici specifici, contribuendo alla destagionalizzazione, incrementando le ricadute culturali e le opportunità occupazionali ed economiche. “La nostra provincia – continua l’assessore Salvatore – pur conservando un patrimonio archeologico rilevante, fatica a rendere fruibili molti siti. Per il momento contiamo sui quattro più importanti presenti sul territorio provinciale, ma intendiamo completare il sistema archeologico irpino e metterlo in rete”.
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