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Tumori, Ordine dei Medici: “Servono i dati di tutta l’Irpinia”

Durante la riunione del 25 maggio scorso presso la sede dell’Ordine dei Medici di Avellino, la Commissione Ambiente e Territorio presieduta da Giuseppe Bianchini, ha analizzato i principali fattori ambientali quali determinanti di danno alla salute. “Un recente studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Genetics e finanziato dallo European Research Council e prodotto da più ricercatori dell’Università di Milano, Federico II di Napoli e Ieo (Istituto europeo oncologia) dimostra che la patologia neoplastica non è il risultato del destino e di eventi casuali, ,a di fattori ambientali che modificano il Dna”.

“Le alterazione genetiche più frequenti e importanti per lo sviluppo del cancro non avvengono casualmente nel genoma, ma sono prevedibili e sono provocate dall’ambiente esterno alla cellula” affermano i in una nota. Inoltre, l’OMS attraverso numerosi studi e anche con il recente congresso di Ginevra pone l’accento sulla necessità di prevenzione primaria indicando obiettivi da raggiungere in fretta per ridurre al minimo i fattori di rischio ambientale che si ripercuotono pesantemente e ormai in modo incontrovertibile su tutta la materia vivente.

Secondo l’OMS ogni anno nel mondo muoiono 7 milioni di persone solo a causa dell’inquinamento atmosferico. La Commissione tenuto contro di quanto emerso nella discussione e considerate le criticità ambientali della provincia di Avellino, propone: di consentire che ai dati valutativi del flussi informativi sanitari provenienti dai medici di medicina generale si dia una lettura epidemiologica, geografica per aree della provincia. I dati saranno utili a far emergere l’incidenza di diverse patologie in aree specifiche e successivamente si potrà procedere a mirate indagini. Su questo tema la Commissione chiede un incontro con la dirigente Morgante.

Inoltre, la Commissione chiede all’Asl di aggiornare il registro dei tumori fermo al 2012. L’accelerazione del lavoro in corso consentirà di avere un quadro più aggiornato e  una più evidente utilità ai fini della programmazione degli interventi da mettere in campo sul territorio a vari livelli”.

E ancora, è noto che in provincia di Avellino vi siano importanti criticità ambientali, ricordano i Medici, elencando: la vulnerabilità dei bacini idrici; qualità dell’aria in specifiche aree del territorio come ad Avellino e nel suo hinterland; discariche di rifiuti in uso o dismesse; abbandono di rifiuti; siti potenzialmente contaminati; utilizzo di pesticidi in agricoltura; inquinamento da amianto.

L’Ordine non si limita, tuttavia, a sollecitare una azione dell’Asl di Avellino, ma assume nel suo ambito precise responsabilità. “Nel pieno rispetto dell’art. 5 del Codice di Deontologia Medica”, si legge, l’Ordine dei Medici della provincia di Avellino si renderà “promotore di un’ampia azione informativa verso i medici per sottolineare lo stretto rapporto esistente tra ambiente e salute e di adeguate campagne di prevenzione”.

 

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