Il tumore alla mammella è la neoplasia più frequente per le donne, tanto da rappresentare il 29 per cento di tutte le neoplasie femminili. Purtroppo secondo i dati diffusi dalla Lega Italiana della Lotta contro i Tumori (Lilt).
Il tumore alla mammella, è aumentato del 30% tra le giovani donne fino a 50 anni di età ed è la causa di maggiore mortalità per questa fascia di età.
In questi giorni il Senato della Repubblica ha approvato delle mozioni in ordine alle attività di prevenzione del tumore al seno. Le mozioni approvate chiedono di incentivare le attività di prevenzione, istituendo centri di senologia in tutte le Regioni; di includere nel programma di prevenzione anche le donne con un’età a partire da 25 anni; potenziare le attività di prevenzione e diagnosi precoce del cancro alla mammella; prevedere campagne di informazione. Inoltre lo spirito di queste mozioni è di eliminare le inaccettabili disparità tra Nord e Sud, pertanto occorre aumentare il numero di centri per la prevenzione e cura del tumore al seno, i quali attualmente sono inferiori rispetto a quanto previsto dalle direttive europee.
Posso affermare con orgoglio e soddisfazione che le campagne di prevenzione e informazione, cosi come approvate dal Senato, in Irpinia sono realizzate da tempo grazie alle associazioni di volontariato diffuse sul territorio.
L’Irpina grazie alla abnegazione delle donne delle associazioni è apripista in Italia nell’innovazione nella prevenzione, nelle cure e nel trattamento delle patologie tumorali.
Le mozioni approvate dal Senato rendono onore e merito a chi, nel silenzio assordante delle istituzioni, lavora per dare una assistenza dignitosa a chi è colpito da questo male oscuro e sono incentivo a continuare sulla strada intrapresa per perseguire obiettivi di eccellenza nelle cure delle patologie tumorali.