“L’amministrazione Donnarumma di Tufo è stata un autentico fallimento ed ha azzerato ogni speranza di cambiamento proveniente dal territorio”. Così Fausto Sacco, responsabile provinciale della Democrazia Cristiana.
“Il Comune di Tufo – prosegue il dirigente della Dc -, insieme agli altri enti locali ricadenti nel comprensorio di produzione del vino Doc Greco di Tufo, avrebbe dovuto essere l’artefice primario ed indiscusso di un’azione di promozione sul piano nazionale ed internazionale di una simile eccellenza irpina, unanimemente apprezzata.
Una funzione che in passato è stata effettivamente svolta da Tufo, non solo facendo conoscere i prodotti vitivinicoli locale, ma anche altre risorse del territorio come le miniere di zolfo, condivise con la confinante Altavilla Irpina, entrambe riferimento per il bacino minerario italiano, in qualche occasione presentate in fiere nazionali ed internazionali. Negli anni ’40 e ’50 l’attività estrattiva ha dato lavoro a molte persone, anche non residenti nei due paesi.
Le due filiere produttive avrebbero dovuto essere i punti prioritari di un ragionamento serio e strategico di rilancio dell’amministrazione comunale di Tufo e dell’intero territorio , ma, purtroppo questa classe dirigente, che appena cinque anni fa si presentava all’elettorato come il nuovo, si è dimostrata incapace di gestire le sfide del presente, distratta evidentemente da altre questioni.
Nonostante le notevoli potenzialità, purtroppo rimaste inespresse, – conclude Sacco – il centro irpino giorno dopo giorno si spopola sempre di più. Una tendenza che può essere invertita attraverso interventi di riqualificazione mirata, la promozione dei siti industriali, naturali, architettonici ed il recupero storico culturale e sociale dei luoghi. Solo così, Tufo può candidarsi ad essere il Comune capofila del comprensorio ed uno dei perni dello sviluppo della provincia di Avellino”.