Truffa per corrispondenza:la Polizia di Avellino incastra 2 fratelli

Avellino – Finisce ad Avellino il giro di truffe messo in atto in tutta la Campania da due fratelli napoletani. I due, di 25 e 16 anni originari di Pomigliano, ordinavano merce per corrispondenza e poi pagavano con assegni risultati rubati. La frode progettata ai danni della Mediashopping di Roma, è stata stroncata in Irpinia dagli uomini della Squadra Mobile. Per incastrare i due fratelli, uno degli agenti della polizia si è finto corriere di una società di spedizione. I due effettuavano ordini per conto di ignare persone lasciando il domicilio e il recapito telefonico. Utenze puntualmente sostituite per non lasciare tracce. Quando lo spedizioniere chiamava al numero indicato nell’ordine, i due si presentavano all’appuntamento e, direttamente in strada, prelevavano il pacco pagando con un assegno. L’ultimo colpo, martedì pomeriggio, è andato male. Quando i due si sono avvicinati al furgone per ritirare il televisore al plasma ordinato è entrato in azione l’agente della mobile travestito da corriere. I dettagli dell’operazione sono stati esposti dal Questore di Avellino, Vittorio Rochira, dal dott. Trabunella e dagli uomini della Mobile, nel corso di una conferenza stampa. L’importo della truffa ammonta a 15mila euro. I poliziotti hanno sequestrato tra le altre cose 16 sim card e perquisito l’abitazione dei due dove è stata trovata parte della merce rubata e una pistola scacciacani. I due fratelli sono stati denunciati. Dovranno rispondere di truffa, ricettazione e porto abusivo di armi. Soddisfazione è stata espressa dal Questore Rochira: “Questa operazione – ha spiegato – denota la grande ingegnosità dei soggetti criminosi che attraverso tecnologie avanzate riescono a mettere in atto i loro raggiri”. Un risultato importante che arriva dopo la cattura del boss Biagio Cava. “L’arresto di Cava – conclude Rochira – non deve distogliere l’attenzione nei confronti delle truffe che il più delle volte colpiscono le fasce deboli”. (mari.mo)