Aveva sottratto 47 euro al titolare di un bar di Mercogliano, l’abile truffatore è stato però beccato dai Carabinieri della Compagnia di Avellino.
L’uomo, un 35enne di Forino, già noto alle Forze dell’Ordine, si era recato nell’esercizio commerciale, pagando con una banconota da 100 euro un caffè e un amaro, ottenendo regolarmente il resto. A questo punto è scattata la cosiddetta “rendez-moi” o “truffa del resto”, una sorta di manipolazione mentale che ha condotto la vittima a procurare all’acquirente il profitto di 47 euro.
Tuttavia, la cassiera, dopo aver intuito di essere stata truffata, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri.
L’attività d’indagine, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché di video dal sistema di videosorveglianza, ha permesso ai militari della Stazione di Mercogliano di addivenire all’identificazione del responsabile.
Alla luce delle evidenze emerse, per il 35enne è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino poiché ritenuto responsabile del reato di truffa.
La cosiddetta “Rendez-Moi” è la truffa del momento e conta già centinaia di vittime. Funziona così: il malvivente entra in un locale commerciale e paga con una banconota da 100 euro per un prodotto di poco valore.
La cassiera elargisce il resto, ma a quel punto il soggetto, con una scusa, chiede di riavere la banconota e, distraendola ulteriormente con altri pretesti, le rifila una banconota da 50 euro: la cassiera ha quindi dato il resto ed anche restituito la banconota da 100 euro, prendendo quella da 50, non rendendosi subito conto, nel vorticoso passaggio di contanti, di essere stata circuita da un lestofante di mestiere.
Un tipico caso di “confusione organizzata” che dura pochi istanti e si svolge senza esitazioni, possibilmente approfittando anche del momento con la presenza di più clienti in fila per pagare, tra i quali, spesso, anche qualche complice dello stesso truffatore.