Condannata in Appello l’avvocatessa che si fingeva sorella di Cantone

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di Andrea Fantucchio – Tre anni e otto mesi. E’ questa la condanna emessa dalla terza sezione della Corte d’Appello di Napoli per l’avvocatessa irpina, Maria Virginia Cantone, 54 anni, con studio a Cervinara, che era stata arrestata per truffa aggravata e patrocinio infedele. Nel processo di primo grado, a costituirsi parti civili, erano stati Ernesto Persico (rappresentato dagli avvocati Claudio Frongillo e Federico Giusto) e Rosario Parcesepe (difeso dall’avvocato Arturo Pardi), raggirati complessivamente per oltre 280mila euro.

La Corte d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Elena Conte, ha riformato la sentenza di primo grado. Il giudice Giulio Argenio di Avellino aveva condannato la Cantone a cinque anni e due mesi. In Appello sono state confermate la statuizioni civili. La scelta dei magistrati, di rideterminare la pena, è legata al riconoscimento del vincolo della continuazione per due capi d’accusa.

In una delle truffe contestate l’imputata si era spacciata per la sorella di Raffale Cantone, numero uno dell’Autorità nazionale anti-corruzione (Anac). L’avvocatessa aveva convinto la vittima che il presunto fratello poteva intercedere con i giudici per delle sentenze favorevoli.