Avellino – Ammonta a 900mila euro la truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Caserta ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Una frode che ha visto il coinvolgimento di 95 persone tra medici e professionisti con la complicità di dottori di base compiacenti appartenenti alle aziende sanitarie delle province di Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Salerno, Latina, Frosinone, Roma e L’Aquila che hanno prescritto moltissime ricette per Tac, risonanze magnetiche, mammografie ed altri esami, in un periodo compreso tra il 1998 e il 2001. L’accusa per tutti e’ di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e di falsita’ ideologica. L’attività illecita è stata scoperta a conclusione di indagini ed accertamenti incrociati, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere: per ottenere i rimborsi, e’ spiegato in una nota della Finanza, l’organizzazione si avvaleva di una societa’ che era riuscita ad ottenere l’accredito presso una Asl attraverso la presentazione di certificazioni e di documenti attestanti in maniera non conforme alla normativa in vigore, la disponibilita’ di macchinari e personale tecnico. Nel corso delle indagini i Finanzieri hanno accertato che centinaia degli intestatari delle ricette prescritte dai medici compiacenti e presentate all’Asl per la liquidazione, non avevano mai effettuato esami diagnostici, spesso erano assistiti da medici diversi da quelli che avevano sottoscritto la prescrizione, oppure avevano eseguito esami diagnostici in altri centri e in alcuni casi i rimborsi sono avvenuti per prestazioni diagnostiche per persone decedute.
Redazione Irpinia
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