Gli Agenti della Sezione Volanti hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino un 53enne, un 31enne, un 28enne ed un 72enne, tutti avellinesi e con a carico pregiudizi di polizia, responsabili, in concorso, dei reati di ricettazione e truffa in danno di una stazione di servizio Q8 del capoluogo irpino.
Il titolare, nella circostanza, non ha impiegato molto a scoprire che gli ammanchi economici avvenivano puntualmente e quotidianamente mediante ricariche in denaro effettuate su card prepagate, che solitamente vengono regalate agli utenti allo scopo di effettuare rifornimenti o riscuotere premi, senza però che le transazioni venissero registrate e senza che il denaro venisse incassato e quindi registrato. Il gioco era molto semplice in quanto il 53enne, riscuotendo in anticipo una percentuale in contanti dai complici, caricava dai 100 ai 200 euro alla volta sulle schede che di volta in volta gli venivano consegnate dagli stessi per portare a termine l’operazione truffaldina.
Le stesse schede, successivamente, venivano utilizzate nell’ambito dello stesso circuito carburanti per rifornimenti di benzina. Sulla base degli elementi raccolti che evidenziavano senza alcun dubbio che il colpevole fosse l’operaio 53enne, tenuto conto che gli ammanchi si verificavano esclusivamente durante il suo turno di servizio, il titolare del distributore di carburante non ha esitato a denunciare l’accaduto presso gli Uffici di Polizia. Gli Agenti, pertanto, dopo aver accertato l’intera vicenda, hanno rintracciato il dipendente autore della truffa che, dopo aver ammesso di essere stato l’ideatore della truffa, è stato denunciato in stato di libertà.
Analogo provvedimento è scattato a carico degli altri tre complici in quanto, presso le rispettive abitazioni e sulle proprie auto, dopo accurate perquisizioni, i poliziotti hanno rinvenuto denaro in contante per 1050 euro in banconote di vario taglio, oltre a 46 card della Q8 già caricate con altro denaro e numerosi punti per la riscossione di premi. Ruolo fondamentale, nell’intera vicenda, è stato rivestito del 72enne, che aveva intestato fittiziamente quasi tutte le schede a cittadini extracomunitari compiacenti.