Le modalità operative della truffa prevedevano la creazione ad arte di “falsi documenti” (costituiti da elenchi di liquidazione riguardanti campagne agrarie degli anni scorsi) che attestavano il diritto a percepire il contributo relativo a “terreni a riposo” risultati del tutto inesistenti.
La frode ha permesso enormi vantaggi economici negli anni dal 2003 al 2006 a danno delle casse dell’Agea con la sottrazione di somme per un importo complessivo di circa 27 milioni di euro già oggetto di indagini penali della Procura di Roma e di altri Reparti della Guardia di Finanza. Il sequestro eseguito dai finanzieri in più parti del territorio nazionale ha interessato i comuni di Roma, Milano, San Michele di Serino, San Nicola Arcella (CS), Belvedere Marittimo (CS), Scanno (AQ), Cortona (AR), Castiglion Fiorentino (AR) e Alghero (SS).
I beni immobili sequestrati consistono in appartamenti, locali ad uso commerciale e diversi ettari di terreni agricoli, nonché autovetture e conti correnti bancari. Nel corso degli accertamenti è stato anche deferito all’Autorità Giudiziaria uno dei sei soggetti destinatari del sequestro che, per sottrarsi all’esecuzione, aveva simulato la vendita di buona parte dei propri beni immobiliari costituiti da quasi 300 ettari di terreno per un valore stimato di circa 800mila euro.