SOLOFRA- Arriva il processo per l’ex bancario della filiale Bper di Solofra (istituto bancario che e’ risultato estraneo ai fatti) che nel luglio del 2021 era stato denunciato per una serie di truffe che nell’arco di un lungo periodo di tempo, ovvero tra il 2008 e il 2021 avrebbe sottratto contanti e risparmi ai correntisti della filiale conciaria della banca per un totale di circa due milioni e mezzo di euro. Si tratta solo del primo filone, quello relativo alle trentanove denunce (tante sono le parti offese ndr) presentate contro di lui dalle vittime. Il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro ha firmato nei confronti dell’ex dipendente della Bper, difeso dall’ avvocato Fabio Tulimiero, un decreto di citazione diretta a giudizio per truffa aggravata dell’abuso del ruolo di prestazione d’opera e dal danno patrimoniale di rilevante entità (basti pensare che in almeno due casi la cifra investita era quasi pari ad un milione di euro, più precisamente circa 950mila euro da una correntista di Montoro e 850mila euro da un correntista di Mercogliano.
La prima udienza davanti al giudice del Tribunale di Avellino Lucio Galeota si svolgerà il prossimo 13 febbraio. In totale nei confronti del bancario sono tre le inchieste aperte per cui ci saranno altri due processi, quelli coordinati dal pm della Procura di Avellino Vincenzo Russo.
IL SISTEMA
Carpenedo la fiducia dei correntisti, molti dei quali conosceva da anni e altri legati anche a parentela con la moglie dell’ex bancario indagato, l’ uomo gli proponeva prodotti Finanziari della banca a carattere annuale, biennale o semestrale, facendogli firmare dei documenti e moduli in bianco di prelevamento del contante o ricevendolo dalle stesse vittime. Non solo. Raddoppiate le copie dei modelli di ricevuta degli investimenti sottoscritti dalle ignare vittime, non procedeva mai a formalizzare tutte le procedure informatiche necessarie per completare gli investimenti e i prodotti finanziari proposti. Appropriandosi delle somme in contanti ricevute. Quindi mai definite. Infine alla scadenza dei finanziamenti, proponeva altri prodotti finanziari promettendo che i guadagni sarebbero lievitati. Un sistema che e’ andato avanti fino al luglio del 2021, quando il sistema era stato scoperto e denunciato. In un primo momento la contestazione di frode informatica aveva determinato il trasferimento del fascicolo a Napoli (615 ter competenza Distrettuale). Giacche’ le operazioni informatiche non erano mai state di fatto concretizzate, l’accusa e’ caduta e gli atti sono tornati ad Avellino. Cosi’ il reato e’ stato stralciato e da qui il trasferimento nuovamente ad Avellino dove si parte ora con il processo. Gli altri due fascicoli, coordinati dal pm Vincenzo Russo, sono stati già oggetto di analogo decreto di citazione a giudizio fissato a febbraio e maggio.