“Il Consorzio invita i destinatari della missiva a controllare l’esistenza delle ricevute di versamento, già effettuato, relativamente agli anni per i quali si riceve la richiesta ed a controllare se si è in possesso di fattura, la quale, obbligatoriamente, sarebbe dovuta essere emessa da parte di Ismecert, previo pagamento eseguito, ovviamente. A parere del Consorzio, tali versamenti dovrebbero essere già stati effettuati da tutti i viticoltori che hanno rivendicato le uve per i rispettivi anni, in quanto presupposto essenziale per le successive operazioni di vinificazione. Inoltre, visto che tutte le uve acquistate sul mercato e rivendicatei da rispettivi produttori sono state vinificate dalle cantine, si presuppone che gli stessi produttori abbiano provveduto alla rivendicazione delle uve previo pagamento della quota ad Ismecert s.r.l., in funzione delle quantità prodotte. Diversamente le cantine sarebbero state impossibilitate ad eseguire le operazioni di vinificazione ed a mettere in commercio il vino imbottigliato”, conclude la nota.