Trevico – La Cattedrale compie 950 anni

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L’antica Cattedrale di Trevico intitolata a Maria SS. Assunta compie quest’anno 950 anni della sua esistenza sul tetto dell’Irpinia (1058 – 2008). L’attuale chiesa, monumento nazionale, è stata più volte devastata da movimenti telurrici e dalla caduta di fulmini. Originariamente era di stile simil gotico, modificato successivamente attraverso diversi restauri. Ha un succorpo scoperto nel 1980 dopo il pauroso terremoto dove è emerso un ambiente ricolmo di ossa umane e alle pareti sono affissi numerosi affreschi probabilmente di due allievi napoletani di Giotto. Nella Cripta stessa si trovano oltre agli affreschi anche un altare sacrificale e numerosi capitelli corinzi e statue della Madonna della Libera. La chiesa è ricca di altari di marmo pregiato, di crocifissi e candelieri in argento e oro, e conserva, come ricordo del passato splendore, la cattedra vescovile. Vi si venera un’antichissima immagine della Madonna della Libera, il cui culto risulta anteriore all’anno 1000, e la cui festa si celebra ogni 8 settembre con grande partecipazione di pellegrini. Nel 1924 venne incoronata con una triplice corona di oro dal Metropolita Mons. Giulio Tommasi, assistito dai Vescovi di Lacedonia, di Troia e di Alghero. Il patrono è S.Euplio, Diacono e Martire Catanese, la cui festa si celebra ogni 12 agosto, suo “dies natalis”. Rende preziosa la cattedrale e il paese stesso la presenza del corpo di S. Euplio in un’urna d’argento che ogni anno viene portata insieme alla statua settecentesca in processione. Nel 2005 è stata eseguita la ricognizione delle reliquie del Martire Euplio. La Matrice accoglie anche l’antico organo restituito alla comunità parrocchiale nel 2004 e una fonte battesimale del 1618, senza dimenticare la nicchia con dorature del 1400 dedicata a S. Vincenzo Ferrer. Il desiderio di avviare questa ricorrenza è di una colonna portante della Chiesa di Trevico, Antonio Bianco, responsabile dei Ministranti della Parrocchia: “Spero – ha spiegato – che nella ricorrenza della Festa di S. Euplio, nostro protettore, si possa far memoria di questo evento in un’assemblea liturgica, e la solenne celebrazione che avrà luogo, spero che sottolinei l’inizio di un “Anno Giubilare”. Il Giubileo, che vorrei a Trevico, sono sicuro che costituirà un evento di grazia in cui si raduna idealmente la comunità dei pastori e dei fedeli, che in questi 950 anni si è succeduta nella nostra Cattedrale, fino alla nostra generazione e ci ha trasmesso la fede cristiana. Una comunità che assomma centinaia di migliaia di fedeli, parecchie migliaia di sacerdoti che hanno servito il Signore in stati di vita consacrata e da 30 vescovi, che si sono susseguiti nel governo della Chiesa e formeranno una catena ininterrotta che collega la sede episcopale di Trevico alla Chiesa apostolica e a Cristo”.

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