Trevico, “Il primo ciak” nel ricordo di Ettore Scola

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A pochi mesi dalla scomparsa di Ettore Scola, Trevico, suo paese natale, si appresta a commemorare il maestro, con “Il Primo Ciak”, manifestazione che si svolgerà dal 10 al 14 maggio.

La morte sopraggiunta del regista non ha fatto fare passi indietro all’Associazione “Irpinia Mia”, nata nel 2008 a livello di statuto, ma operativa dal 2004 e l’evento, programmato già dall’ottobre 2015, vuole essere un omaggio all’anniversario della nascita di Scola che cade proprio il 10 di maggio.

Il Presidente dell’Associazione, Mariangela Cioria, ha sempre avuto un particolare legame con Trevico, tanto da comporre nel 2001 un CD “Trevico e i suoi figli”, una raccolta di canti popolari, poesie, video facenti riferimento ai paesi della Baronia di un tempo. Un’idea già molto apprezzata da Ettore Scola che ne venne a conoscenza per via di una lettera inviatagli dalla diretta interessata finché, nel 2003, la stessa Mariangela Cioria iniziò a frequentare casa Scola. Da lì, è stata ospite del maestro almeno una volta l’anno, riannodando così i fili con il paese ed il suo passato.

“Casa Scola, casa di tutti”, questo era il motto del regista, chiaro segnale all’appartenenza, all’aggregazione, alla socializzazione.

Nella manifestazione che parte il 10 maggio nel paese posto a 1094 metri di altitudine, verrà proiettato alle 21 “Trevico – Torino, viaggio nel Fiat-nam” e non come previsto “Ridendo e scherzando”, che è stato rinviato al 13 maggio. La suggestività del luogo di proiezione, una piazzetta arricchita dal famoso tiglio (in foto), è sempre rimasto impresso nella mente di Scola che, proprio lì, all’età di 5 anni, vide il film “Fra’ Diavolo”, su uno sgabello.

“Trevico – Torino” è giunto solo il 9 maggio in vecchie cassette VHS, è un film attualmente introvabile in commercio, Pietro Scola si è prodigato tanto che l’unica sede cinematografica ad averlo in Italia è risultata essere Bologna. Un film documentario uscito nel 1973 che ha riscosso grande successo e che verrà proiettato a Trevico su un lenzuolo, come si faceva una volta. Secondo Mariangela Cioria: “Un film che ora è ancora più attuale”.

Nel corso della manifestazione, sabato 14 maggio, ci sarà anche la presentazione del libro “A chi appartieni?” – una biografia romanzata che parte dal 1928 – degna conclusione con la presenza di Pietro Scola, fratello di Ettore. Sul volume la foto di un bastone a forma di punto interrogativo, con un titolo che è quanto di più emblematico: “A chi appartieni?”, classica domanda rivolta dalle persone più adulte agli “estranei” per individuare appunto l’appartenenza del ceppo familiare.

Con il “Primo Ciak” si rievoca la memoria di Ettore Scola: per quest’ultimo la sua morte doveva essere una festa e lo è stata, il ricordo non può che continuare a seguire questa linea.

Di Lucio Ianniciello

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