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Treno Avellino-Napoli, l’allarme dei sindaci: più corse o sarà un flop

Bene la riattivazione della tratta, ma bisogna migliorare il servizio. È questo in sintesi l’esito dell’incontro al Comune di Avellino tra i sindaci di Avellino, Montoro e Solofra. Paolo Foti, Mario Bianchino e Michele Vignola hanno voluto fare il punto della situazione sulla riattivazione della tratta, ma anche individuare quegli elementi necessari per migliorare il servizio. Al momento, infatti, la tratta è in fase sperimentale e, dopo dicembre, Ferrovie dello Stato deciderà se confermarla o meno. La preoccupazione, quasi a ragione, è che l’unica corsa verso Napoli (partenza alle 6,20 da Avellino e rientro alle 17) possa risultare poco appetibile per l’utenza che, alla fine, preferirà il pullman bocciando il treno.

«Siccome siamo in una fase sperimentale – spiega Vignola – non vorremmo che poi si mettano le mani avanti dicendo che il treno non viene utilizzato o che i comuni che non hanno messo in campo le iniziative giuste per portare la gente ad usare il treno. In modo da giustificare una successiva abolizione della tratta. Rischiamo un cane che si morde la coda». L’incontro tra i tre sindaci ha fatto emergere la necessità di chiedere alla Regione e Trenitalia l’entrata in funzione di almeno un’altra corsa giornaliera «in un orario più adatto rispetto a quello attuale – prosegue Vignola. Inoltre bisogna rivedere anche i costi e differenziarli per fasce orarie. Semmai la mattina potrebbe costare di meno dato che coinvolge studenti e lavoratori e potrebbe essere incentivante rispetto ai pullman». C’è la necessità anche di rivedere i tempi di percorrenza che «sono più lunghi rispetto a trent’anni fa», sottolinea Vignola. Così come va pensata a una stazione intermedia tra Avellino e Solofra per raccogliere l’utenza della Valle del Sabato, piuttosto che farla arrivare in pullman ad Avellino per poi prenderne un secondo verso Napoli. «Al momento – continua Vignola – mancano le corse nei giorni festivi e questo è impensabile visto che parliamo di un treno che tocca anche Pompei e il museo di Pietrarsa». Tutte queste proposte finiranno su un tavolo in Regione per un confronto in cui si chiederà anche la presenza di Trenitalia e Air, in modo da migliorare il servizio prima della conclusione della fase sperimentale.

Nel caso della città di Avellino, inoltre, c’è da superare il problema del decentramento della stazione ferroviaria che non rende conveniente l’uso del treno verso Napoli, rispetto a un pullman che impiega 50 minuti e si può prendere a centro città. «Una prima intesa – spiega il sindaco Foti – l’abbiamo raggiunta con Air, per far utilizzare la partenza da Avellino con la predisposizione di bus in città per raggiungere la stazione centrale».

Il primo cittadino di Montoro, pur riconoscendo il merito alla Regione per aver riattivato la tratta ferroviaria, sottolinea l’urgenza di miglioramenti. «Dobbiamo individuare nuove fasce orarie a supporto di lavoratori e studenti – spiega. Per ora la fase di sperimentazione è positiva perché il treno viene utilizzato, ma ancora insufficiente per le esigenze reali quindi bisogna spingere un po’ in questo senso per cercare di vedere la domanda come va».

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