Tre milioni di euro per le Luci d’Artista. Arrivano direttamente dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca che finanzia l’iniziativa di punta nella sua Salerno. I fondi sono quelli legati ad “iniziative ed eventi di alta valenza culturale”. In pratica appartenenti al “Piano Operativo Complementare” (Poc) nell’ambito della programmazione “Cultura 2020”. Così nell’ambito “dell’itinerario di Salerno” individuato dalla giunta regionale, spunta la XI edizione di “Luci d’Artista” che assorbe, in pratica, tutto lo stanziamento previsto per Salerno.
L’intero Poc riguardanti i finanziamenti ai beni ed attività culturali da destinare agli enti locali ha una copertura di 7 milioni di euro per l’intera Regione Campania. Tre di questi ora sono stati destinati a Salerno, per una sola manifestazione.
All’attacco del Governatore il Movimento Cinquestelle:
“De Luca in campagna elettorale aveva promesso a suon di slogan ai campani rigore assoluto e lotta agli sprechi dei finanziamenti a pioggia. Questi ultimi il più delle volte erogati per ingrossare le fila delle clientele. Purtroppo dobbiamo constatare e registrare che la Regione Campania ancora una volta con una concezione marcatamente salernocentrica ha stanziato ben tre milioni di euro per l’iniziativa luci d’artista di Salerno”.
Lo dice il consigliere campano del M5S Gennaro Saiello che aggiunge:
“Riteniamo che siano importanti le iniziative promozionali del territorio regionale, però non è possibile che una fetta importante di denaro pubblico debba interessare sempre e solo la città di Salerno. Quelle risorse potevano essere impiegate per valorizzare altre iniziative campane esaltando vocazioni culturali e della tradizione”.
“Ricordiamo che il Poc (Il piano operativo complementare) voluto da De Luca – insiste il consigliere pentastellato – comprende anche il progetto cultura 20/20 e proprio in quest’ambito c’era una chiara scelta dell’amministrazione regionale ovvero si stabilivano azioni di sistema”. Ribadendo che “è scandaloso il modo mediante il quale questa Giunta sta gestendo i fondi da destinare agli enti locali per finanziare beni e attività culturali”, Saiello giudica la strategia della giunta priva di “una visione di rilancio turistico-culturale seria”.
“Si sceglie nel pieno stile da Prima Repubblica – conclude – di privilegiare clientele e amici degli amici”.