La consigliera regionale del Partito Democratico, Rosa D’Amelio, oggi a Roma per partecipare alla direzione nazionale del partito sulla manovra finanziaria interviene sulla situazione dei tagli alle politiche sociali e ai trasporti in Regione Campania. Dopo il convegno di ieri ad Avellino, con l’ex ministro Giuseppe Fioroni, dove l’esponente irpina del Partito Democratico ha sottolineato quanto i gravi tagli sul sociale incidano sulle vite delle donne e degli uomini, giovani e anziani di questa regione, oggi D’Amelio interviene sui ritardi che la Campania sconta sulle politiche per i trasporti. “Domani – afferma D’Amelio – a Roma ci sarà un incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, per affrontare col governo nazionale la vicenda dell’Irisbus. Vicenda per la quale come consiglio, abbiamo chiesto un impegno concreto da parte del presidente Caldoro sullo stabilimento di Valle dell’Ufita. Nei prossimi giorni, in aula, affrontermo vicende delicate come quella della sanità e dei trasporti in generale”.
D’Amelio rincara la dose: “Alla luce di tutto ciò che sta accadendo e dei tanti provvedimenti che incidono negativamente sulla vita delle persone, soprattutto delle fasce più deboli, ho presentato un’interrogazione al Presidente Caldoro e all’assessore Vetrella per chiedere delucidazioni sulla programmazione dei trasporti su gomma nella Provincia di Avellino. Ricordando che sono tanti i cittadini, gli studenti, i lavoratori che ogni giorno si spostano con i mezzi pubblici e che ulteriori tagli e riduzioni in questo settore significherebbe incidere negativamente su cittadini di una provincia di per sè già penalizzata. La Provincia di Avellino- spiega Rosa D’Amelio- è ulteriormente danneggiata rispetto al contesto Regionale, non solo per la intrinseca condizione geografica e orografica, ma anche per il grave deficit infrastrutturale che contribuisce ad aggravare ulteriormente le condizioni di marginalità, oltre, come detto, la totale mancanza di ferro. In tale scenario la prevista riduzione dei servizi, costituiti essenzialmente, da collegamento scolastici finalizzati a garantire il diritto allo studio, oltre che da collegamenti ordinari atti ad assicurare la mobilità operai – lavoratori e pendolari, aggraverebbe le condizioni socio economiche già precarie delle famiglie irpine e rappresenterebbe una forte battuta d’arresto sulla strada, faticosamente intrapresa, della costruzione di un sistema di mobilità sostenibile integrato su scala regionale. La provincia di Avellino ha perso la sanità, sta perdendo i trasporti ma si sta riempendo di rifiuti. Da qui la mia richiesta al Presidente Caldoro di un intervento concreto per scongiurare ulteriori disagi alle popolazioni delle aree interne della Regione Campania”.