Avellino – È stato proclamato per domani lo sciopero di ventiquattro ore dai lavoratori della CTI-ATI di Uil Trasporti, Cisal e FitCisl. A seguito delle due giornate di sospensione del lavoro per un numero limitato di ore, il sindacato, in mancanza di risposta dai vertici aziendali, passa alla mobilitazione generale. Nonostante, infatti, il 31 maggio e il 3 giugno, scorsi gli autisti dell’azienda irpina abbiano incrociato le braccia, rispettivamente per due e quattro ore, non si è avuto nessun segnale da parte della società, che continua ad ignora le richieste dei suoi dipendenti rispetto al nuovo piano industriale, all’organizzazione dei servizi e al premio di risultato. Questi i punti che sarebbero dovuti essere discussi al tavolo di concertazione richiesto dalle rappresentanze sindacali.
E’ stato ritenuto, dunque, necessario, proclamare una giornata intera di sciopero, nel rispetto delle fasce protette, nella speranza di attirare l’attenzione dell’azienda di trasporto urbano e di istituzioni e forze politiche locali, completamente assenti rispetto alla questione. L’adesione allo sciopero, come nelle due precedenti agitazioni, sarà di oltre il 90% dei lavoratori, dato che può far bene immaginare il tipo di disagio che la città di Avellino e il suo hinterland vivranno.
“Lo sciopero – ha spiegato il segretario della Uil-Trasporti Gerardo Petracca, in accordo con Bonazzi (Cisal) e De Lucia (Fit-Cisl) – sarà l’ennesima occasione per i vertici della CTI-ATI per ascoltare le richieste dei lavoratori. Riteniamo gravissimo il comportamento messo in essere nelle ultime settimane dalla società, che dopo ben sei ore di sciopero, ha ritenuto opportuno continuare la sua politica del silenzio. In discussione ci sono cose importantissime per il futuro del settore trasporti irpino, dal nuovo piano industriale alla riorganizzazione dei servizi, punti su cui non intendiamo più soprassedere. I lavoratori meritano attenzione e rispetto da parte di un’azienda che fa finta di non sentire. Sappiamo bene di arrecare un danno ai cittadini, con lo sciopero di venerdì, ma domenica per le strade della città abbiamo avuto modo di sensibilizzare gli utenti, con un volantinaggio mirato, per spiegare le difficoltà che vivono questi lavoratori. Dopo venerdì ci aspettiamo una convocazione da parte dell’azienda, in caso contrario siamo pronti alla mobilitazione”.
Dello stesso avviso il segretario generale della Uil Franco De Feo, che richiama l’attenzione, oltre che dell’azienda, delle istituzioni.
“Quella della CTI-ATI sta diventando una nuova vertenza irpina, con lo sciopero ci auguriamo che oltre all’azienda, ci ascoltino anche le istituzioni e la politica locale, fino a questo momento assenti dalla scena. Chiediamo, infatti, l’intervento del Presidente della Provincia in merito alla questione, soprattutto se l’azienda continuerà a fingere un’indifferenza ingiustificabile. In discussione c’è il nuovo piano industriale della società, cosa che riguarderà l’intera provincia, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo a tutti i livelli. Con la sospensione del servizio ci auguriamo vivamente ci sia una svolta concreta e decisiva. Valuteremo altrimenti le iniziative da assumere nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini che usufruiscono del servizio”.
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