Traslocare all’estero con la famiglia: come affrontare al meglio la nuova avventura

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Spesso la vita ci mette di fronte a momenti imprevisti che cambiano in modo radicale la nostra esistenza: certo, una cosa è affrontarli quando si è single e completamente padroni del proprio destino, un’altra è farlo quando si ha una famiglia e dunque delle grosse responsabilità sulle spalle. Ed uno di questi momenti così stressanti, che può mettere in seria difficoltà, è il trasloco: trasferirsi in un’altra città e in un altro paese, infatti, impone un cambiamento di abitudini che potrebbe avere diverse conseguenze sui delicati equilibri familiari, soprattutto se coinvolge dei bambini. Vediamo dunque i consigli per traslocare all’estero con la famiglia e per affrontare al meglio questa nuova avventura.

Destinazione estero: come fare per il trasloco?

Stare accanto alla propria famiglia e ai propri bambini è il modo migliore per attutire il colpo e per ammorbidire un trasferimento che può portare i bimbi a subire tantissimo stress. Ma come fare, se nel mentre c’è un trasloco da organizzare? Società di trasporti come ad esempio Blissmoving organizzano traslochi in tutto il mondo, occupandosi del trasporto di mobili, di autovetture e altri oggetti ingombranti, del loro deposito e delle pratiche burocratiche. Il modo migliore per traslocare all’estero è dunque quello di rivolgersi ad una società specializzata, così da avere tutto il tempo per dedicarsi ai bambini e per affrontare i preparativi con serenità, e cercando di sconvolgere il meno possibile la routine quotidiana.

Scegliere il posto più adatto per i bimbi

Quando un bambino si trasferisce in una nuova città, ha bisogno di trovare una situazione ambientale che sia comoda e che gli possa permettere di riappropriarsi velocemente delle sue abitudini: in questo senso, ci sono nazioni che si adattano meglio di altre per trasferirsi con la propria famiglia, in base all’istruzione e ai costi dei servizi di assistenza per i bambini. La stessa cosa vale per i quartieri: il consiglio è di trasferirsi in un quartiere che sia vicino alla scuola, che sia dotato di parchi, e che ovviamente abbia i servizi indispensabili nelle immediate vicinanze (come ad esempio gli ospedali ed i supermercati).

Come spiegare ai bambini del trasferimento?

I bambini tendono facilmente a farsi prendere dalle emozioni, siano esse negative o positive. Voi dovrete essere bravi a sfruttare questa caratteristica, per raccontargli del trasloco come un modo per vivere nuove avventure e per scoprire posti e amici nuovi. Per il resto, non preoccupatevi: è molto probabile che, superate le prime settimane, saranno loro ad adattarsi meglio di voi, anche e soprattutto a livello linguistico.

Organizzare il trasloco insieme a loro

Se notate che il bimbo si dimostra restìo ad accettare il trasferimento, fatelo diventare parte integrante del trasloco: in questo modo lo responsabilizzerete, e lo farete sentire protagonista del vostro progetto. Così facendo, è molto probabile che il bambino si farà coinvolgere emotivamente in modo positivo, accettando l’idea del trasloco come un’occasione per far sentire la sua voce in capitolo. Infine, è sempre il caso di portare con voi lo stretto indispensabile, ma senza dimenticare i suoi giochi preferiti e standogli sempre accanto, per regalargli quella sicurezza di cui ha bisogno quando cambia casa e abitudini.