Saranno gli ultimi sviluppi della modellistica computazionale applicata al cervello dei pazienti affetti da malattie renali croniche e le frontiere della tecnologia di imaging cerebrale i due punti centrali di una scuola di formazione, organizzata presso la sede di Biogem, ad Ariano Irpino, il prossimo 9 ottobre, alle 15:00, e in programma fino a tutto il giorno 10. L’iniziativa, fruibile anche in videoconferenza, costituisce la terza tappa del progetto CONNECT (Cognitive decline in Nephro-Neurology: an European Cooperative Target) e vede ancora una volta protagonista il direttore scientifico di Biogem, Giovambattista Capasso, pioniere negli studi sui rapporti rene-cervello.
Si parte dunque, nel pomeriggio di lunedì 9 ottobre, con la relazione del professore Ruben Moreno Bote (Universitat Pompeu Fabra, Barcelona, Spain) incentrata sul contributo dato dalla neuroscienza computazionale nello svelare i meccanismi neurali sottostanti alle funzioni cognitive.
Seguirà il professore Viktor Jrsa (Director Institut de Neurosciences des Systèmes (INS), Faculté de Medécine | Aix-Marseille Université), presente in video-conferenza, che affronterà il tema della rilevanza clinica della tecnologia del ‘gemello digitale’.
Targata Biogem sarà la sessione mattutina del giorno 10, avviata dal professore Michele Ceccarelli, responsabile del Laboratorio di Bioinformatica e Biologia Computazionale, che parlerà proprio della biologia dei sistemi computazionali su larga scala per le malattie umane. L’intrigante mondo della ‘conoscenza incarnata’ e i problemi teorici ed etici ad esso connessi si offrirà, invece, alle riflessioni del dottore Michele Farisco, responsabile dell’Area di ricerca Scienza e Società.
Il pomeriggio prevede delle attività di laboratorio a cura del gruppo di ricerca di bioinformatica di Biogem. Alle 16:00 il convegno riprenderà con la relazione della professoressa Armida Mucci (Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’), che svilupperà il tema della valutazione cognitiva di soggetti con malattia renale cronica.
Le conclusioni sono affidate al direttore scientifico di Biogem, il professore Giovambattista Capasso, impegnato in prima linea nella sfida di creare un’interfaccia tra scienziati eminenti operanti nel campo della ricerca neuroscientifica di avanguardia e giovani laureati e ricercatori junior, alla base del progetto CONNECT.
‘’L’obiettivo – chiarisce Capasso – è fornire loro informazioni aggiornate sullo stato dell’arte della ricerca in materia di capacità cognitive, con un approfondimento sulle neuroscienze dal punto di vista computazionale, teorico e clinico, al fine di esplorare le strategie possibili per applicare al meglio, nella pratica clinica, i più recenti ed avanzati risultati della ricerca’’. ‘’La connessione tra la modellistica computazionale applicata al cervello e la malattia renale – garantisce infine lo stesso Capasso, recentemente nominato direttore scientifico della Società Europea di Nefrologia – sarà investigata molto approfonditamente, come le implicazioni etiche e teoriche dei modelli computazionali delle capacità cognitive e le loro possibili applicazioni cliniche’’.