La morte per infarto fulminate a Montevergine di un pellegrino di 70 anni ha riportato al centro dell’attenzione la questione sicurezza. Al Santuario mancherebbe infatti un defibrillatore e l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Mercogliano, Giacomo Dello Russo, auspica il potenziamento del presidio fisso che, al momento, prevede la guardia medica e la presenza di un’ambulanza.
“Come Comune siamo attenti a certe questioni e, non a caso, di concerto con la Misericordia del Partenio, ci siamo già dotati di un defibrillatore. Abbiamo inoltre messo a disposizione della Misericordia anche dei pulmini che garantiscono un buon controllo del territorio ed un’assistenza diffusa”.
Per Montevergine c’è però bisogno di andare oltre, e definire un piano specifico. Nei giorni festivi il Santuario è visitato da migliaia di fedeli ed immaginare un potenziamento del servizio di assistenza è diventato quantomai opportuno. “A Montevergine – precisa Dello Russo – c’è la comunità benedettina e c’è una competenza specifica dell’Abbazia. La presenza di ambulanze ci ha sempre lasciato abbastanza tranquilli, è chiaro che occorrerebbe potenziare l’attuale presidio fisso, a partire dalla dotazione di un defibrillatore. Sarebbe opportuno definire un protocollo d’intesa con la locale Misericordia. Come Comune – conclude l’assessore alle Politiche Sociali – siamo pronti a sollecitare le parti in causa ed a fare la nostra parte, ma non abbiamo una diretta competenza”.
La carenza di defibrillatori è un’emergenza che interessa, con rare eccezioni, tutta la provincia. I corsi di formazione per addetti all’uso del macchinario salva-vita sono organizzati ormai con una buona continuità su tutto il territorio provinciale. Quello che manca sono spesso i fondi, ed i finanziamenti specifici, per acquistarli e metterli concretamente a disposizione delle comunità.