Tracce di amianto nella famosa pasta modellante DAS

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Secondo l’indagine dello “Scandinavian Journal of Work Environment and Health” la famosa pasta DAS, prodotta in Italia dalla Adica Pongo, tra il 1963 e il 1975 conteneva fibre di amianto.

Il das è formato da materia minerale e argilla, di colore grigio ed è spesso venduto con attrezzi per il modellamento del materiale come coltellini (non taglienti) cucchiai o sagome e in passato veniva sfruttato soprattutto nell’ambiente ludico per comporre simpatici lavoretti con i bambini e per svilupparne la loro creatività.

Il suo vasto utilizzo ha potuto causare un’esposizione al pericoloso materiale a molte persone, soprattutto bambini, insegnanti, artigiani e gli addetti alla produzione.

Lo studio condotto da ricercatori italiani dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università di Firenze, ha permesso di stabilire che, tra il 1963 ed il 1975, circa 55 milioni di confezioni di “Das” contenenti amianto sono stati prodotti e venduti si in Italia che all’estero, con un numero di utenti nell’ordine dei milioni.

Stefano Silvestri, igienista del lavoro dell’Ispica di Firenze ha precisato che “il rischio era maggiore tra il 1962 e il 1966 quando il Das era venduto in polvere e doveva essere amalgamato con acqua per creare l’impasto da modellare; poi venne venduto come pasta fino al 1975, sempre con amianto”. Ancora oggi gli oggetti e ricordi realizzati con il Das sono a rischio: “Se si polverizzasse uno di questi oggetti ci sarebbe un ‘rischio di esposizione’ – ha ancora precisato Silvestri – che non significa rischio di contrarre malattie tumorali a causa dell’amianto”.

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