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Tra riconferme, dubbi e obiettivi: la Sidigas programma la nuova stagione

A Via Zoccolari è scattato il rompete le righe: lunghi saluti ed abbracci tra il pubblico – sempre numeroso – e la Sidigas Avellino, che per due anni di fila si è confermata tra le prime quattro d’Italia, uscendo dalla competizione tricolore soltanto in Gara6 di semifinale contro l’Umana Reyer Venezia.

Tra tanti sorrisi, cori, selfie e autografi, gli sguardi attenti e concentrati del coach Pino Sacripanti e del diesse Nicola Alberani, segno che il club biancoverde è già in ottica di programmazione in vista della prossima stagione che, come comunicato dalla Lega Basket, prenderà il via domenica 1 ottobre.

Per l’allenatore canturino si prospetta un’estate ricca di impegni tra Under 20 e Nazionale Maggiore, dunque per i due è già tempo di valutazioni sul fronte mercato, ma prima toccherà porre le basi e confermare le pedine fondamentali sulle quali si formerà la nuova Scandone, quella che si appresta a disputare la sua diciottesima stagione consecutiva in A.

Il primo passo, così come lo scorso anno, sarà blindare la stella Joe Ragland, uno di quelli che anche nelle giornate più buie è capace di dare un contributo eccellente. Il play di West Springfield, legatissimo alla città e al proprio coach, gode delle stime di mezza Europa e già la passata estate il Panathinaikos si è mosso per portarlo in Grecia.

Il secondo step passa per il mercato degli italiani: Andrea Zerini e Marco Cusin sono richiestissimi rispettivamente da Sassari e Brescia, e la sensazione è che solo uno dei due rimarrà in Irpinia anche nella prossima stagione. Per la casella lunghi, il ds Alberani aveva manifestato l’idea di voler riportare in patria Antonio Iannuzzi, reduce da un’ottima stagione a Capo d’Orlando. Il lungo di Cesinali, tuttavia, è poi partito in direzione Torino. Importanti in quota italiani anche Salvatore Parlato e Giovanni Severini, quest’ultimo tuttavia dopo tre anni all’ombra del Partenio potrebbe cercare un maggiore minutaggio altrove.

Da confermare anche Maarten Leunen e Marques Green, il primo è ormai un fedelissimo di Pino Sacripanti che lo ha allenato anche a Cantù, il secondo attende solo il prolungamento di contratto per vivere l’ennesima stagione col biancoverde indosso.

Chissà se l’amore tra quel girovago di Kyrylo Fesenko e la piazza irpina potrà continuare anche il prossimo anno. Il gigante ucraino ha vestito 13 diverse canotte nelle 14 stagioni disputate in carriera, ma Avellino sembra davvero esser diventata la sua seconda casa, soprattutto dopo le lacrime di Gara6.

Infine sul fronte partenze certi gli addii dei tre rookie Adonis Thomas, Levi Randolph e Retin Obasohan. Troppo altalenante la loro stagione per garantirsi la riconferma, anche se per i tre, data l’importante vetrina, potrebbero spalancarsi le porte del basket europeo. Tornerà alla base anche Shawn Jones, il lungo di Miami era in prestito dall’Hapoel Jerusalem, ma resta comunque un nome caldo sul taccuino di Alberani.

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