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Tra le discariche di De Gennaro riapre Difesa Grande

Napoli – Tre discariche e tre siti di stoccaggio: in Campania riapriranno Difesa Grande ad Ariano Irpino (a cui saranno destinate 42mila tonnellate di rifiuti), Villaricca a Napoli (35mila tonnellate) e Montesarchio nel Sannio (21mila tonnellate). I siti di stoccaggio per ora provvisori sono Pianura, Ferrandelle e Marigliano. Per Pianura, il luogo sarà fuori dalla discarica e solo per deposito di ecoballe, attuando protocolli per l’inertizzazione. Parapoti non è per ora nel piano ma resta come riserva.
Il piano prevede anche alcune ‘discariche da approntare’ con l’aiuto del genio civile. In particolare c’è quella di Savignano Irpino, quella di Sant’Arcangelo Trimonti, nel beneventano, Terzigno nel napoletano e Serre nel salernitano in contrada Macchia Soprana che dovrà essere ulteriormente allargata.
Le vasche per la raccolta del percolato saranno disposte a Eboli e Nocera Inferiore.
Inoltre saranno attivati i siti di trasferenza ex Manifattura Tabacchi a Napoli, l’area adiacente al Cdr di Giugliano, Campo Genova ad Avellino, ed altri ancora tra Orta di Atella e Marcianise, nel casertano, ad Acerra, Marigliano, nel napoletano, e Casalduni, nel beneventano. Il tutto per arrivare al 2009, quando entrerà in funzione il termovalorizzatore di Acerra.
Le ordinanze sono già state firmate due giorni fa.
Gianni De Gennaro nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio ha ufficializzato i ‘tasselli’ per uscire dall’emergenza rifiuti per creare una grande ‘pattumiera’ da 900mila/milioni di tonnellate che dovrà essere allestita nell’arco di dieci giorni mentre occorreranno tre mesi di tempo per riconvertire i Cdr. De Gennaro, inoltre, ha sottolineato di essere “impegnato a mantenere fermi tre punti precisi: trasparenza delle comunicazioni, lealtà sugli impegni presi e determinazione nell’affrontare il problema”.
L’obiettivo è quello di fermare i cdr entro 2 settimane in modo da rimetterli a norma e in grado di trasformare i rifiuti secondo le modalità che le istituzioni locali avranno individuato come le più idonee.
Quando il sistema entrerà a regime “smaltiremo 10mila tonnellate di spazzatura al giorno: il 70 per cento – circa 7mila tonnellate – è destinato allo smaltimento quotidiano, mentre il restante 30 per cento, pari ad almeno 3mila tonnellate al giorno, è destinato a recuperare l’arretrato, cioè la spazzatura che riempie le strade della Campania. Naturalmente – ha precisato De Gennaro – questo comporta programmazione anche perchè non possiamo permetterci ritardi che significa muovere almeno 500 camion al giorno”.
“Sul concetto della rapidità dell’intervento – ha sottolineato De Gennaro – abbiamo dovuto decidere se individuare un unico ‘buco’ da un milione di tonnellate. Abbiamo messo quindi sul tavolo tutte le ipotesi, compresa l’apertura di siti di stoccaggio provvisori nei pressi delle nuove discariche individuate, ma servivano 30 giorni. Alla fine abbiamo scelto di puntare su discariche esistenti o su siti di stoccaggio provvisori di grandi capacità e allestibili in pochi giorni”. Ha evidenziato l’importanza “di avviare in maniera decisa la raccolta differenziata al fine di ridurre la produzione di 7.200 tonnellate al giorno, scendendo magari a 6.500 avviando una raccolta differenziata straordinaria”.
Sulla riuscita del Piano il commissario ha auspicato “la volontà di tutti, con l’aiuto e la condivisione”. E sulle eventuali proteste: “Io non faccio più il capo delle Polizia”.
Precisazioni anche per quanto riguarda il ruolo dell’esercito: “Sarà ed è di supporto operativo e logistico”.

La conferenza stampa ha seguito l’incontro mattutino con le istituzioni campane rappresentate dai presidenti delle 5 Province – per Avellino era presente l’on. Alberta De Simone – i prefetti, Bassolino ed il sindaco Iervolino.

(IN AGGIORNAMENTO)

De Gennaro ad Avellino
Gianni De Gennaro domani sarà ad Avellino. Il supercommissario lo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa a Napoli per la presentazione del piano straordinario per lo smaltimento dei rifiuti.

(IN AGGIORNAMENTO)

Pianura sotto sequestro
La discarica di Pianura è stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Napoli. Il Pm Stefano Buda ipotizza i reati di epidemia e disastro colposo. Il provvedimento è stato preso in seguito alle reiterate denunce degli abitanti della zona su tumori e malformazioni in percentuali nettamente superiori alla media nazionale.

(IN AGGIORNAMENTO)

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