Tonino Aufiero: in politica bisogna ascoltare i cittadini.

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Tonino Aufiero
Tonino Aufiero

Intervista a Tonino Aufiero, candidato alle prossime elezioni regionali nella lista Noi Sud con Caldoro Presidente.

  • Da dove nasce la sua volontà di scendere in campo per queste regionali?

La mia scelta deriva dalla necessità di portare anche sul piano regionale una politica diversa, fatta di contatto con le persone. La mia esperienza da sindaco del comune di Pratola Serra è sempre stata improntata sul rapporto diretto con i cittadini. Se non vengono ascoltati, se non gli si dà la possibilità di esprimere le proprie necessità, nessun amministratore può intervenire in maniera fattiva sui bisogni reali dei cittadini.

  • Capolista di Noi Sud per la provincia di Avellino. Ci può motivare la sua scelta?

La lista Noi Sud è formata da persone perbene. Persone che fanno della cultura e della legalità i loro punti di forza da cui partire per realizzare i progetti che stanno realmente a cuore alle persone. La nostra lista è formata da due amministratori, da me e dal sindaco di Roccabascerana Saverio Russo, dall’avvocato Vecchione e dalla dottoressa Capone, persone abituate a confrontarsi quotidianamente con la gente e per questo particolarmente sensibili alle loro esigenze.

  • Quali sono i punti principali del suo programma elettorale?

Innanzitutto sono importanti le politiche di inclusione e re-inclusione sociale delle persone svantaggiate, di coloro a cui deve essere ridata la dignità di lavoratore e prima ancora di cittadino, che purtroppo spesso manca a causa delle condizioni di indigenza di molte famiglie. Senza occupazione non ci può essere crescita. In questo senso va monitorata e ridotta anche la questione della pressione fiscale: a Pratola Serra ci sono riuscito gradualmente, eliminando da subito l’addizionale comunale e riducendo negli ultimi mesi l’esborso fiscale dei cittadini del 30% rispetto al 2014. Tutto ciò sono convinto che si possa attuare anche su scala provinciale e regionale.

Allo stesso modo, ritengo l’ambiente e la sua tutela un altro punto fondamentale, specie nel territorio irpino, in termini paesaggistici, ma soprattutto di salute. Il recente tavolo di concertazione [il riferimento è al convegno “Tutela e risanamento della media Valle del Sabato: le azioni correnti e futuro” tenutosi a Pratola Serra, ndr] ha messo insieme due entità spesso distanti, le aziende e le associazioni ambientalistiche, da cui siamo partiti per risolvere un problema importante come la salute del cittadino che sta a cuore a tutti.

  • E per la crescita del territorio qual è la sua ricetta?

La crescita del territorio nasce dal turismo, che la nostra Irpinia potrebbe proporre in maniera più sistemica e più concreta, facendo valere le nostre eccellenze paesaggistiche, culturali, ma soprattutto enogastronomiche. Lo sviluppo del turismo credo non possa prescindere dalle infrastrutture, che al momento in Irpinia latitano. Migliorare il trasporto su gomma, ma soprattutto ripristinare la rete ferroviaria irpina (dalla Avellino – Rocchetta Sant’Antonio ai collegamenti con i principali poli universitari) risulta importante per rendere più fruibili le nostre aree interne e soprattutto per creare un turismo alternativo a quello costiero.

  • Il presidente Caldoro che Lei sostiene ha però fatto poco per la nostra provincia nei 5 anni in cui ha governato.

Per l’Irpinia, come per il resto della Regione, sono stati cinque anni difficili. Ma era prevedibile, dato che la politica attuata dal Governatore Caldoro è stata improntata giocoforza sull’austerità per risanare un bilancio disastrato, ereditato dalla Giunta precedente. Dopo un periodo di grandi difficoltà, siamo pronti per rinascere, facendo crescere la nostra provincia, ponendo al centro dell’attenzione il problema delle infrastrutture ospedaliere, dichiarando il nostro fermo diniego alle trivellazioni in Alta Irpinia, lottando per un’enoteca regionale che deve stare in Irpinia, terra di tre vini DOCG.

  • Vuole fare un appello agli elettori?

Non è nel mio stile. Io credo che i cittadini votino l’uomo ed i progetti, la fedina penale pulita e la vicinanza ai problemi reali e non si facciano abbindolare dalle false promesse e dagli appelli. Me lo conferma chi quotidianamente mi incontra per strada e mi avvicina dichiarandomi apertamente la propria fiducia. Per loro stessa ammissione, molti di loro appartenevano al partito più popolare, quello del non voto. Questo mi fa capire che la politica seria, fatta sul territorio e per i cittadini, riavvicina le persone alla politica. Con il contributo di queste persone sono certo di poter rendere l’Irpinia protagonista in Campania.

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Messaggio Elettorale – Mandatario Emanuele Aufiero

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