Dopo le abbuffate dell’ultimo mese, tra pranzi, cene e dolci parentesi di sapore, soprattutto in Irpinia dove la tradizione gastronomica e dolciaria è molto nota e diffusamente apprezzata, sono in tanti a cercare sistemi per tornare alla normalità. Un alleato in questo senso possono essere le erbe, tra infusi e tisane naturalmente dotate di poteri depurativi.
Riprendere la routine dopo le intense festività natalizie significa anche ricominciare con le solite abitudini alimentari messe un po’ da parte durante i giorni di festa in cui l’abbondanza l’ha fatta da padrona.
Per restituire benessere all’organismo possono venire in soccorso alcune erbe, facilmente trovabili in erboristeria, alcune più note altre meno, sulle quali è sempre necessario chiedere la giusta dose di informazioni in base al proprio stato fisico. In modo da comprendere anche quale possa essere la più adatta alle proprie esigenze.
C’è ad esempio la malva, con la quale poter preparare una piacevole tisana cui aggiungere, se si voglia, un po’ di miele. I suoi principi attivi la rendono utilissima per depurare l’organismo con un notevole effetto disintossicante dalle tossine. Oltre a note proprietà sfiammanti (la malva viene anche usata, soprattutto nel periodo invernale, per patologie a carico delle vie respiratorie) la malva ha anche un medio potere lassativo, che la rende utile quindi nei casi di stitichezza così come nella sindrome del colon irritabile.
Anche l’ortica, presa sotto forma di tisana, contribuisce a eliminare le scorie dall’organismo. I suoi nutrienti sono flavonoidi e acidi fenolici, polisaccaridi, tannini, sali minerali e vitamine (soprattutto A e C) e viene solitamente utilizzata attraverso le radici (secche) oppure le foglie. Questa pianta riesce a funzionare come una sorta di digestivo naturale e come diuretico ristabilendo la normale attività intestinale.
In questo senso può funzionare anche la piantaggine, il cui infuso è dotato di proprietà depurative e diuretiche. I suoi principali composti sono glicosidi iridoidi (aucubina, catalpolo), flavonoidi (apigenina, luteolina), acidi (oleanolico, clorogenico, citrico, silicico, succinico, benzoico, ossalico), tannini, mucillagini, pectine, vitamina A, vitamina C, vitamina K, sali, carotene. Ne è generalmente sconsigliato l’utilizzo alle donne in gravidanza e in fase di allattamento.
La tisana al tarassaco, ancora, contribuisce a stimolare le ghiandole dell’apparato gastroenterico. In questo modo stimola succhi gastrici e intestinali, favorendo l’eliminazione di scorie. Un’erba depurativa per eccellenza.
C’è infine la portulaca, meno conosciuta, a cui vengono però attribuite proprietà diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche. Negli ultimi tempi si parla maggiormente di questa pianta perché se ne è scoperta anche un’interessante ricchezza di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, di cui è ormai considerata una buona fonte di origine vegetale.