Clamoroso autogol della Spal che a distanza di 24 ore dall’impresa di Catania se l’è vista annullare. Il Giudice Sportivo infatti ha ribaltato l’1-0 conseguito sul campo dai ferraresi grazie alla rete di Gianmarco Zigoni, con il 3-0 a tavolino per gli etnei. Fatale agli spallini la svista del club in merito alla posizione del calciatore Finotto, schierato dal tecnico Leonardo Semplici nonostante fosse squalificato.
La squalifica di Finotto risale ad Avellino-Monza di Coppa Italia dell’11 agosto 2013 quando il giovane attaccante militava tra le fila dei brianzoli. Da allora, Finotto “veniva inserito – si legge nel comunicato del Giudice Sportivo – in distinta in tutte le gare disputate dalla Società di appartenenza nella Coppa Italia Pro (senza alcuna consequenziale segnalazione da parte del competente ufficio) partecipando infine al primo turno eliminatorio di Tim Cup 2015/2016″.
La motivazione del provvedimento: “Ritenuto che ex art. 22 n. 3 CGS la squalifica non si considera scontata qualora il calciatore squalificato venga inserito nella distinta di gara, pur non venendo impiegato in campo, ne consegue l’evidente responsabilità della Soc. Spal ex art. 17 n. 5 CGS per aver fatto partecipare alla gara un calciatore squalificato, e la responsabilità dello stesso calciatore per aver violato il divieto di accedere nel recinto di giuoco dovendo scontare la squalifica in questione (art. 22 n. 3 CGS) […] delibera di infliggere: alla Soc. SPAL 2013 la sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3; al calciatore FINOTTO Mattia (Spal) la sanzione dell’ammenda di € 500,00”.
La decisione del Giudice Sportivo riesce a strappare un mezzo sorriso in casa Catania nel giorno del via al processo sportivo per “I treni del gol” con le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi al Tribunale federale nazionale (retrocessione in Lega Pro per la società rossoazzurra e 5 punti di penalizzazione; 5 anni di inibizione a Pulvirenti). La formazione di Pippo Pancaro ora sfiderà il Cesena. Di contro, una clamorosa topica destinata a creare imbarazzo in seno al sodalizio ferrarese.