di Claudio De Vito – Il Partenio-Lombardi fa acqua da tutte le parti quando piove. Un impianto quasi fatiscente, una cattedrale bisognosa di un restauro sostanziale se non addirittura di essere abbattuta per lasciare il posto ad un impianto sportivo a misura tifoso. Sarebbe certamente un duro colpo alla tradizione calcistica, ma anche gli ultimi nostalgici probabilmente si stanno convincendo che per riemergere c’è bisogno anche di uno stadio quantomeno accogliente.
Ieri in occasione di Avellino-Budoni l’ennesima dimostrazione che una struttura del genere va rimodernata. Ogniqualvolta piove il Partenio-Lombardi diventa impraticabile con acqua che arriva da tutte le parti, anche nell’anello inferiore che non assicura una copertura totale a chi cerca riparo dalla pioggia per godersi appieno l’evento sportivo biglietto alla mano. Proprio ieri, quando i gradoni della Tribuna Terminio sono stati gremiti da circa 150 bambini delle scuole calcio invitate dalla Calcio Avellino.
La passione non ha prezzo, ma almeno bisogna mettere il tifoso nelle condizioni di viverla a fondo. Tra queste la fruizione dei servizi igienici letteralmente allagati. Insomma servizi soltanto potenziali, o più semplicemente disservizi. La situazione descritta in foto è stata denunciata via social da un tifoso in Curva Sud un’ora prima del match, vale a dire quando l’acquazzone ancora doveva abbattersi sul Partenio-Lombardi. E’ ipotizzabile pertanto soltanto un peggioramento in corso d’opera.
Tutto ciò in un impianto che il prossimo luglio ospiterà le gare di tiro con l’arco per le quali si sono resi necessari accorgimenti minimi sul piano del restyling. Ad un stadio che versa in questo stato probabilmente avrebbe fatto comodo ospitare anche incontri di calcio delle Universiadi (non potrà per via del sintetico), in modo da poter beneficiare di interventi strutturali su vasta scala. Adesso però non resta che evitare di imbarcare altra acqua con la speranza di rimanere a galla chissà per quanto tempo ancora.
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