Terzo mandato, il PD in Commissione vota la norma “salva” De Luca : no di centrodestra e M5S

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NAPOLI- Alla fine anche i consiglieri regionali del Partito Democratico in Commissione Affari Istituzionali hanno sostenuto la cosidddetta norma “salva De Luca”. Come era già stato annunciato nel tardo pomeriggio, i consiglieri regionali PD, ad eccezione di Fiola, avevano deciso di non far venire meno il via libera alla norma relativa alle “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’art.2, comma 1, lett. f) della Legge 2 luglio 2004, n. 165”, ovvero l’escamotage già utilizzato in Veneto dal governatore Luca Zaia, che consentirà a Vincenzo De Luca di riproporsi alla guida della Regione Campania per un nuovo mandato, visto che di fatto viene azzerato il conteggio dei mandati gia’ compiuti alla consiliatura corrente. La Commissione guidata dal presidente Giuseppe Sommese, riunita in serata, ha approvato l’atto che dovrà ora essere ratificato in Consiglio Regionale. Il lungo braccio di ferro tra Schlein e De Luca, che aveva portato la segretaria nazionale prima ad avvertire i consiglieri regionali che sarebbero stati fuori dal partito in caso di voto favorevole e poi chiedere un rinvio di almeno tre settimane, si chiude per ora con il gruppo regionale del Partito Democratico (con il distinguo certo della consigliere Fiola e quello ancora in dubbio del consigliere Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli Gaetano) che usando un sofismo (il distinguo tra i due passaggi dettato dal fatto che alla fine sarà il partito ad indicare il nome del candidato governatore) ha di fatto scelto la linea del governatore. Ora bisognerà capire cosa avverrà martedì, anche in termini di soglia di sbarramento per i partiti nelle coalizioni. A quanto pare la proposta accompagnata alla possibilità del terzo mandato la farebbe scendere al 2,5%. Una soglia che non sarà gradita sicuramente al PD. Come ai sindaci non piace la norma per cui in caso di volontà di candidarsi, dovranno rassegnare le dimissioni tre mesi prima. I Consiglieri di centrodestra, in una nota congiunta hanno stigmatizzato quanto avvenuto: oggi è morta la democrazia. Tutti i consiglieri del centro destra hanno dichiarato: “In linea con il giorno destinato alla commemorazione dei defunti, abbiamo assistito alla morte della democrazia. Con i costanti rinvii fino a sera e poi con la modalità di svolgimento della commissione, questa maggioranza ha scelto di calpestare non solo le regole della politica, ma anche la democrazia stessa e qualsiasi tentativo di dialogo messo in campo dalle opposizioni. Ci opporremo in Aula e daremo battaglia dentro e fuori dal Consiglio perché i cittadini campani sappiano che ci troviamo di fronte a un comitato di potere”.