Terremoto 27 anni dopo: sentenza ‘beffa’ per 1300 famiglie

0
138

Avellino – Sono passati più di 26 anni, ma le conseguenze del terremoto continuano a perseguitare Comune e cittadini. L’ultima tegola è arrivata ieri. Con una sentenza a sorpresa, 1300 famiglie avellinesi saranno costrette al pagamento di fitti mai versati. Una cifra che dai 2-3 milioni dell’epoca si è trasformata, dopo riconteggi con interessi e aggiornamenti Istat, in circa 13 mila euro. Una somma non certo di poco conto, anzi, una vera e propria ‘batosta’ per gli occupanti dei prefabbricati pesanti che, con umiltà e dignità, lavorano con fatica per sbarcare il lunario e arrivare a fine mese. Pensionati, disoccupati e famiglie monoreddito si vedono così costrette ad aggiungere alla già ‘ricca’ ‘lista delle uscite’ una nuova ed esorbitante cifra. L’ex assessore comunale Ennio Tolino, che ha portato alla ribalta la vicenda, si dice preoccupato che la situazione possa degenerare in rabbiose forme di protesta. L’ex rappresentante di Piazza del Popolo a colloquio con una delegazione di inquilini ha raccolto rimostranze e proteste che potrebbero culminare anche in “azioni sconsiderate” pur di mantenere l’alloggio di una vita. Proprio a questo proposito Tolino lancia l’appello, sollecitando un consiglio straordinario del Comune per analizzare una situazione che, già dalle prime notizie, si preannuncia delicata e spinosa. “Prendo atto della sentenza – dice l’assessore con delega alle Finanze, Bilancio, Patrimonio, Programmazione e Informatizzazione, Sergio Barile -. Purtroppo la norma attualmente in vigore non è adeguata, come dimostrano casi-limite come questo. C’è una sentenza e su questo si deve discutere. Capisco che quest’ultima grava su famiglie già in forte difficoltà, ma dare il via a forme di protesta spettacolari è inutile oltre che improduttivo”. Un ultimo commento infine l’esponente della Giunta Galasso lo dedica alla condizione degli alloggi ad Avellino: “Purtroppo, a causa di una situazione economica non facile ad Avellino come nel resto d’Italia, c’è una difficoltà diffusa nella gestione dei prefabbricati pesanti. E’ tempo che le Istituzioni e gli Enti si diano da fare per garantirne il decoro”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here