“Il folk è il rock del popolo e la tarantella un rifugio per la mente”: così Teresa De Sio presenta “Tarantella for Africa”, evento multietnico di solidarietà in programma il 5, 6 e 7 agosto a Montemarano (Avellino), che vede insieme volontariato, solidarietà, ma soprattutto arte, cultura, tradizioni. A chiudere l’evento sarà proprio la cantautrice e scrittrice Teresa De Sio. “Il legame con la tarantella montemaranese ha origine dall’inizio della mia carriera di musicista – afferma la De Sio -. Negli anni Settanta, quando ho cominciato con Musica Nova, la tarantella costituiva le fondamenta del mio lavoro ed era un punto di partenza di tutti i musicisti dell’epoca. La musica popolare e la tarantella sono un elemento importante, per la struttura ritmica che sollecita e richiama la natura umana. La tarantella è un rifugio per la mente, per la ripetitività del ritmo: la ripetizione del ritmo dà un senso di sollievo e sospensione dai pensieri, tant’è che in passato era una sorta di farmaco psichico. A Montemarano sono stata diverse volte e il sound della tarantella montemaranese costituisce uno stile a sé stante, che richiama le radici popolari irpine. Di Montemarano conservo il ricordo di gente calorosa e buon vino”.
“Tarantella for Africa” è un evento curato dal direttore artistico Roberto D’Agnese, presidente della Scuola di Tarantella Montemaranese, che vede la musica come veicolo di solidarietà e strumento di integrazione culturale, attraverso la presenza di associazioni come GMA, Gruppo Missione Alem, il Centro Rifugiati SPRAR di Sant’Angelo dei Lombardi e la musica del gruppo Africa Revolution Sound, che collegheranno la realtà montemaranese con il continente africano.
“La musica popolare sopravviverà finché esiste il popolo – afferma De Sio – ma il popolo sta cambiando fisionomia ed è sempre più assimilato al main stream, ovvero ai modelli padronali alti che la Tv dei talent ci sottopone. Questi modelli attentano all’originalità della musica popolare, ma devo riconoscere che ci sono molti gruppi anche di giovani che stanno recuperando stili popolari da nord e sud e questi giovani giocano un ruolo importante perché loro devono mandare avanti la tradizione come l’hanno raccolta. Gli artisti, come me, invece, possono contribuire alla conservazione della musica popolare, dando ad essa personalità, che pur conservando i suoi caratteri tradizionali, deve aprirsi verso invenzioni e nuove proiezioni”.
E del progetto “Tarantella for Africa” e dell’unione tra sociale e musica popolare: “Quest’anno per la prima volta parteciperò a Tarantella for Africa, un evento che immagino essere di grande rilievo sociale: tutte le volta che si creano unioni tra etnie diverse succedono cose belle e scintille. Pertanto la mia partecipazione all’evento è ancora più sentita, specie in questo periodo così difficile, nel quale l’Italia sta mostrando un volto xenofobo, ma le persone più diverse non possono che produrre nuove emozioni e nuova musica. Tarantella for Africa diventa quindi un collettore di questi suoni, traducendo la musica in un linguaggio comune”.
Numerose le iniziative in programma a “Tarantella for Africa”: conoscenza diretta del territorio grazie alla partecipazione del CAI di Avellino che il 5 agosto alle 8,30 organizzerà un’escursione a piedi al Goleto, con partenza da Montemarano, mentre nella stessa mattinata, dalle 9,30 alle 12,00, si terrà il Treno della Tarantella, a cura dell’Associazione InLocomotivi, camminata sui binari a ritmo di tarantella di Montemarano per raggiungere il Goleto. Sempre il giorno 5, dalle 16,00 alle 18,00, in piazza sarà possibile prendere lezioni di tarantella montemaranese. Ciascuna serata sarà caratterizzata da diversi momenti musicali. Il primo giorno si potrà ascoltare la musica popolare del Sud Italia con Achille e i solisti di Montemarano, i Baccanali’s e Battista e l’eco dei talenti, con ospite Luigi Cinque, Voci del Sud, Barabba Blues e Africa Revolution Sound.
La manifestazione continua il giorno 6 agosto alle 8.30 con escursione a cura del Cai di Avellino (su prenotazione): alle ore 10 seminario mattutino preparazione della maccaronara, laboratorio di ricamo e seminario di fisarmonica a cura di Carmine Ioanna. Nel pomeriggio dalle 16 lezione di tarantella montemaranese e seminario di fisarmonica a cura di Carmine Ioanna. Alle 18.30 (presso Palazzo Castello) presentazione del libro “il caso Alfredino Rampi secondo i media” a cura di Romina Capone, quindi alle 21 proseguono le suggestioni musicali della musica dei balcani di Folk Nauts, la musica di Joe Petrosino e RockAmmorra, Asse Mediano, Carmine Ioanna con Zic trio. Ma si potrà entrare anche nell’atmosfera magica dell’arpa e violino di Verdiana Leone e Ivan Barbone, passando per le musiche scozzesi in divisa tradizionale del gruppo City of Rome pipe band.
L’ultimo giorno, 7 agosto, comincerà con “Il percorso della tarantella”, visite guidate ai musei e al centro storico a partire dalle 9.30. Dalle 10 seminario sulla maccaronara e laboratorio del ricamo. Alle 16 presentazione del libro “Terra” di Pasquale Gallicchio e convegno sul tema “Musica popolare, energia in movimento”, con musiche di Alessandro Colmaier, che vedrà anche la partecipazione di Teresa De Sio. A seguire, alle 17.40 lezione di tarantella di Montemarano e momento dedicato alla solidarietà con la Tarantella Rosa, in collaborazione con le associazioni per la lotta ai tumori AMDOS e AMOS. L’ultima sera si preannuncia ricca di appuntamenti musicali, dai ritmi incalzati dei Bottari di Macerata Campania, Agostino Tordiglione e Pasquale Zuccarino con “Vivila” ed ancora musica dal mondo con le musiche scozzesi del City of Rome pipe band in divise tradizionali e un gruppo folkloristico proveniente dall’Algeria. La serata culminerà con Teresa De Sio in concerto con “Elettroacustica: tutto cambia”, Sasà Flauto chitarra acustica e elettrica, H.E.R. violino, Francesco Santalucia tastiere, Vittorio Longobardi basso elettrico, Pasquale Angelini batteria e percussioni.
La musica sarà l’elemento attrattore anche per i bambini, con uno spazio dedicato a loro con “L’angolo dei Supereroi e la rivolta delle pecore”. A conclusione di ogni serata si terrà “O’giro pò paese”, una Tarantella Montemaranese itinerante, per i vicoli del centro storico, alla quale si potrà partecipare anche in maschera. Le radici culturali irpine saranno riscoperte anche con lezioni sulla preparazione della pasta fatta in casa e sul ricamo, oltre che con la degustazione di piatti tipici della gastronomia locale. Non solo musica, ma anche fotografia, con il concorso fotografico Tarantella for Africa “FotoFestival” (il premio è un week end per due persone al carnevale di Montemarano – info e regolamento su www.tarantellaforafrica.it) e cinema, con la proiezione, ogni sera, dei video realizzati dai ragazzi dell’istituto comprensivo “A. di Meo”, in cui i ragazzi recitano gli articoli della carta dei diritti umani. Saranno presenti stand enogastronomici con prodotti tipici irpini, maccaronara, caciocavallo impiccato, panini con salsiccia, carne e pipicielli e tanto altro, tutto accompagnato dal vino delle cantine di Montemarano. Infine, sarà coniata la moneta della manifestazione e ci saranno stand cambio sparsi lungo il percorso.