NOCERA INFERIORE- Condannati a due anni e quattro mesi per tentata rapina a mano armata, ricettazione, porto e detenzione di arma i due avellinesi arrestati dai Carabinieri di Avellino dopo un rocambolesco inseguimento da Mercato San Severino, dove avevano realizzato il raid, fallito, fino al quartiere di Bellizzi ad Avellino. Questa la pena inflitta dal Gup del Tribunale di Nocera Inferiore Carlo Bisceglia nei confronti di Claudio Ferrante e Giovanni Flammia, autori secondo gli inquirenti del raid ad un supermercato di Fisciano e raggiunti qualche giorno fa da una misura cautelare firmata dal Gip di Salerno per due rapine commesse in pochi minuti con le stesse modalità proprio nel capoluogo di provincia. Per entrambi il Gup ha disposto anche l’attenuazione della misura in carcere con gli arresti domiciliari (ma restano in carcere per l’ ordinanza eseguita dalla Squadra Mobile per le due rapine a Salerno). Si e’ concluso così il processo con rito abbreviato nei confronti dei due, difesi dagli avvocati Gerardo Santamaria e Valeria Verrusio. Il pm della Procura di Nocera Inferiore, il sostituto Roberto Lenza, aveva chiesto ed ottenuto dal Gip per entrambi il giudizio immediato, i due imputati hanno optato per l’ abbreviato. Il pm aveva invocato nei confronti di entrambi una condanna a cinque anni di reclusione. In aula la difesa aveva messo in risalto alcuni elementi che scagionerebbero Flammia Giovanni e Ferrante Claudio, a partire dal “buco” nell’insegnamento tra l’uscita di Montoro e Bellizzi Irpino, dove erano stati poi bloccati dai Carabinieri di Avellino,oltre al fatto che al di là dei caschi, anche gli abiti indossati dai due erano diversi, come l’ arma della rapina, diversa da quella rinvenuta dai Carabinieri nella loro disponibilità. Ferrante e Flammia erano stati catturati dopo un rocambolesco inseguimento sul raccordo autostradale Avellino-Salerno, dopo aver tentato di mettere a segno una rapina ad un supermercato di Fisciano. Il colpo era andato a vuoto perché la cassiera, in preda al panico, non era riuscita ad aprire la cassa.Nel frattempo era scattato l’allarme e i due si erano così dati alla fuga in sella ad un grosso scooter. Sono stati successivamente bloccati dal dispositivo di sicurezza dispiegato dal Comando provinciale dei carabinieri di Avellino. Uno dei rapinatori ha tentato di disfarsi dell’arma, una pistola originariamente a salve ma modificata per renderla offensiva, completa di caricatore con sei proiettili e pronta all’uso. I carabinieri hanno sequestrato anche quasi 1.500 euro (la somma contestata per le altre due rapine che gli vengono addebitate). Si attende il deposito delle motivazioni della sentenza nei confronti di entrambi.
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