AVELLINO- Ancora caos carcere a Bellizzi Irpino, dove nella serata di oggi e’ stata sventata la fuga di ben cinque detenuti . Due bloccati direttamente, altri tre invece scoperti nel perimetro del carcere. In una nota Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria spiega quanto è avvenuto nella serata: “Disordini sono in corso dal tardo pomeriggio presso la Casa Circondariale di Avellino. Dalle frammentate e disarticolate notizie che ci giungono, sarebbe stata tentata anche un’evasione plurima. In un primo momento mancavano all’appello 5 detenuti, 2 dei quali sono stati ripresi ancora nel perimetro del carcere; gli altri 3 sono ricercati e non è chiaro se siano riusciti a evadere o se siano nascosti all’interno del penitenziario. Tutto il personale disponibile è stato richiamato in servizio. Ci chiediamo cos’altro debba ancora accadere affinché dal Governo si destino dal torpore dell’indifferenza più assoluta nel quale, nonostante slogan e proclami, giacciono da troppo tempo”. In riferimento alla vicenda anche il Si.N.A.P.Pe attraverso un comunicato stampa. Le dinamiche dell’evento e la reale portata della situazione sono ancora in fase di accertamento e restano, al momento, poco chiare.Il Dott. Roberto Santini, Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria), ha lanciato un appello urgente alle Istituzioni e al mondo politico: “Il personale di Polizia Penitenziaria è attualmente in balia degli eventi e non possiamo più attendere per vedere l’esito di questa situazione. Occorre agire subito per garantire la sicurezza degli agenti e ripristinare l’ordine all’interno della struttura”. La gravità di quanto sta accadendo evidenzia una volta di più le gravi carenze del sistema penitenziario italiano, ormai sottoposto a continue pressioni e sfide di sicurezza. “Chiediamo immediatamente la convocazione di un tavolo di confronto con le autorità competenti per affrontare l’emergenza e predisporre misure che salvaguardino il personale”.Il Si.N.A.P.Pe è pronto a una mobilitazione nazionale qualora non vengano attuate risposte tempestive ed efficaci per tutelare le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, quotidianamente esposti a rischi altissimi. “Non possiamo più permettere che la Polizia Penitenziaria lavori in condizioni insostenibili. La sicurezza del personale deve essere la priorità!” ha concluso il Dott. Santini.