Accordo Telecom, la SLC non firma

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La SLC CGIL non ha firmato l’accordo tra Telecom e sindacati (Fistel, Uilcom e Ugl) sull’applicazione della solidarietà difensiva.

Alla base del rifiuto della SLC CGIL la discutibile gestione di Telecom Italia.

Secondo la SLC CGIL le dichiarazioni dei vertici Telecom sono “paradossali e contraddittorie, – afferma Maurizio Ramus, segretario provinciale SLC CGIL Avellino – in quanto, sulla base degli accordi del 27 marzo 2013, l’azienda ha proceduto alla chiusura di alcune sedi e alla mobilità di alcuni centri periferici, proprio come accaduto per le sedi in Provincia di Avellino”.

“A ciò si aggiungono ulteriori disposizioni penalizzanti per i lavoratori – aggiunge Ramuscome il dimezzamento del Premio di Risultato, l’applicazione della franchigia per i tecnici rete e la marcatura in postazione per i call center. Ciò nonostante non si è raggiunto, a detta dell’azienda, il risultato auspicato.
Tale mancanza è tutta da ascrivere alla gestione che di contro propone un accordo che mira esclusivamente ad abbassare il costo del lavoro, senza affrontare le questioni strutturali, come posto dalla SLC, che guardano al futuro della Rete e del presunto accordo con MetroWeb, alla gestione degli Olo (altri operatori) e la scarsa parità di accesso alla rete Telecom, aspetto che ha determinato sanzioni milionarie a carico dell’azienda, nonché le questioni dell’azionista di riferimenti (Vivendi) ormai prossimo alla soglia dell’OPA”.

L’accordo siglato ieri sarà presto valutato direttamente dai lavoratori, che di qui a breve saranno chiamati al rinnovo delle RSU, dopo aver dato luogo alle assemblee ed “è innegabile – dice Ramus – che l’esito delle elezioni sarà anche un chiaro segnale del gradimento o meno, da parte dei lavoratori, dell’accordo che la SLC CGIL ha rifiutato, in quanto miope ed inefficace a risolvere le difficoltà dell’azienda, ma votato esclusivamente alla riduzione del costo del personale”.

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