Teatro, via libera all’esternalizzazione. Per Giordano è “un fallimento enorme”

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Marco Imbimbo – L’ultima decisione presa a piazza del Popolo per provare a rilanciare di “Carlo Gesualdo” è quella di affittare l’intera struttura a un soggetto esterno all’amministrazione, che sia pubblico o privato. Non più, quindi, un semplice affidamento dell’organizzazione della stagione teatrale, ma una gestione totale del teatro affidata a terzi, tramite bando pubblico. Il tutto dietro il pagamento di un canone che dovrebbe essere fissato in 30 mila euro per un anno teatrale, non solare, quindi fino a giugno.

La Giunta comunale è pronta ad approvare, domani mattina, la proposta del sindaco Paolo Foti, già discussa in due precedenti riunioni di maggioranza in cui, però, non c’è stata la massima condivisione su questa soluzione. Il prossimo 27 ottobre, inoltre, la proposta arriverà in consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.

Il clima, però, si preannuncia già teso come sottolinea anche l’esponente d’opposizione Giancarlo Giordano: «Non credo sia una soluzione giusta, ma ancora non abbiamo visto la delibera né consociamo i dettagli. So solo che quando si è di fronte a un fallimento così enorme, il più delle volte si commettono errori che vanno a sommarsi con quelli già fatti».

La prossima Assise cittadina, dunque, sarà l’occasione giusta per capire nel dettaglio cosa intenderà fare l’amministrazione comunale con il teatro “Gesualdo”: «Vediamo cosa scriveranno nella delibera – prosegue Giordano – e in Aula affronteremo il problema insieme ad altri argomenti, come il regolamento sulle ludopatie o altre vicende che il Consiglio ha già conosciuto, ma su cui non è riuscito a deliberare».

Oltre all’esternalizzazione del Teatro, resta da capire anche quale sarà il ruolo del Comitato di Gestione del Massimo cittadino. Attualmente l’organismo esiste solo sulla carta in quanto, dopo le dimissioni di Maietta e Iandiorio, è definitivamente decaduto. Se dovesse ottenere il via libera l’ipotesi di esternalizzazione, il ruolo del Comitato verrebbe meno, ma da Piazza del Popolo stanno preparando anche una modifica sulla funzione di questo organismo che, da gestione, diventerebbe di affiancamento all’amministrazione. In pratica la sua funzione, già poco chiara finora in assenza di fondi e linee guida, diverrebbe di mera rappresentanza, ma senza alcuna motivazione plausibile.