Teatro Gesualdo, in scena Dominic Miller, il chitarrista di Sting

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E’ uno dei 5 chitarristi più importanti della scena musicale internazionale. Artista eclettico, capace di spaziare dalla musica classica al pop passando per il jazz e il rock ‘n roll, dal 1990 ha legato il suo nome ad una star planetaria come Sting.

Venerdì 28 agosto, alle ore 21:00, ultimo appuntamento di Musica al Parco 2015 in compagnia di Dominic Miller, chitarrista nato a Buenos Aires, cresciuto artisticamente in Gran Bretagna e residente ormai stabilmente a Parigi, che chiuderà la quinta edizione della rassegna internazionale di musica jazz organizzata dal Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, presieduto da Luca Cipriano, con la direzione artistica di Luciano Moscati, presidente dell’associazione culturale “I Senzatempo”.

Dominc Miller, nell’arco di una carriera straordinaria, ha collaborato con musicisti del calibro di Bryan Adams, Tina Turner, Rod Stewart, The Pretenders, Paul Young, Sheryl Crow, Peter Gabriel, Phil Collins, Richard Wright, legando il suo nome soprattutto all’amicizia personale e artistica con Sting.

Il grande chitarrista sudamericano ospite del Teatro “Gesualdo” porterà i brani che lo hanno reso famoso, alcuni dei quali racchiusi nell’album “Touch” che proprio quest’anno compie 20 anni dalla sua prima uscita discografica e che per l’occasione è stato rimasterizzato in edizione speciale e limitata.

La musica di Dominic Miller è fatta di atmosfere tipiche della world music, ricche di pathos dove ogni idea evoca i sapori dei Paesi che lo hanno ispirato, che si fondono nella sua visione musicale che spazia dalla classica al pop, passando per il jazz ed i ritmi sudamericani, sino anche ad invadere il rock. Il tutto senza alcuna sbavatura.

Nel vasto panorama dei chitarristi emersi sulla scena internazionale degli ultimi 25 anni, la figura di Dominic Miller è senza ombra di dubbio una delle massime espressioni di raffinatezza e creatività. Il suo tocco e il suo suono, soprattutto alla chitarra classica, sono immediatamente riconoscibili per la profondità e per il lirismo del fraseggio.

Le sue chitarre sono presenti in tutti i dischi di Sting a partire da “The Soul Cages” del 1991, cosa che, di fatto, lo ha reso il principale collaboratore dell’ex leader dei Police soprattutto per gli arrangiamenti e l’unico musicista che ha firmato alcuni splendidi brani come “Shape of my heart” nella discografia di Sting.

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