Il tanto atteso incontro tra il settore economico del Comune da un lato e il comitato di gestione del Teatro dall’altro, non ha prodotto nulla. La situazione resta in una fase di preoccupante stallo, così come è emerso al termine dell’incontro che ha visto la partecipazione del sindaco Foti, l’assessore al Bilancio, Iaverone, il dirigente di settore Marotta, i revisori dei conti, mentre per il teatro c’erano il commissario liquidatore, Marco Chiauzzi, e il presidente del Comitato di Gestione, Antonio Caputo.
Assenti gli altri due componenti, Rosalia Iandioro e Angelo Maietta. Ufficialmente «per motivi di lavoro» come ha sottolineato Caputo, ma nei fatti la loro linea è per dimettersi dall’incarico e ciò potrebbe essere ufficializzato la settimana prossima quando ci sarà un nuovo incontro tra il comitato e il sindaco Foti.
I problemi restano gli stessi, i tre componenti non hanno ancora ricevuto dei fondi per poter affrontare il funzionamento del teatro e l’organizzazione della nuova stagione. «Il consiglio comunale – spiega Caputo – nell’approvare il bilancio di previsione, ha dato via libera anche al parere dei revisori dei conti con cui si stabilisce che le somme stanziate per il Teatro vadano usate prima per la liquidazione».
Insomma, rispetto all’ultimo incontro, la riunione di oggi non ha sortito alcuna novità, perché al momento non è possibile stanziare somme a disposizione del Teatro, finchè non si avrà un quadro più chiaro sulla liquidazione. «Non ci sono altre risorse – sottolinea Caputo – ed è difficile trovarle nel bilancio».
Tutto ciò a discapito della nuova stagione teatrale, argomento su cui è tutto fermo né si intravede una possibilità futura affinchè parta qualcosa.
«In questa fase non si parla di avvio della nuova stagione – sottolinea Caputo. Però si sta vagliando la possibilità di un affidamento a un soggetto esterno non solo dell’organizzazione della stagione teatrale, ma dell’intera infrastruttura».
Siamo, però, fermi ancora al campo delle ipotesi anche perché ancora non è stato sciolto il nodo legato al rapporto con il Teatro Pubblico Campano. A distanza di mesi, dunque, la situazione Gesualdo è ferma al punto di partenza.
«A questo punto serve un’operazione verità – spiega Caputo. Bisogna dire alla cittadinanza che la stagione teatrale non partirà nei tempi prestabiliti e che l’offerta non sarà la stessa del passato in termini di qualità. Ci sarà sicuramente una contrazione».